Coronavirus

La mascherina resta d'obbligo alla maturità

Inutile il pressing dei sottosegretari: "Non c'è tempo per cambiare la legge"

La mascherina resta d'obbligo alla maturità

Esami di terza media e maturità senza mascherine per gli studenti? A pochi giorni dagli esami di Stato, che vedranno coinvolti circa un milione di ragazzi, da più parti è iniziato il pressing per sostenere e prove «a volto scoperto». Ma non ci saranno modifiche a quanto già stabilito dall'ultimo decreto, che ha allentato le misure ma non nelle scuole: l'obbligo resta, lo prevede una legge dello Stato e non ci sono i tempi tecnici, nè la volontà, di cambiare la norma.

Le posizioni nel mondo scolastico sono diverse. Ad «aprire» all'esame senza mascherina è stata la sottosegretaria all'Istruzione, Barbara Floridia, che ha spiegato di essere d'accordo «con Pierpaolo Sileri sulla possibilità di far tenere gli esami di terza media di maturità senza l'obbligo di mascherine. Le nostre scuole - ha sottolineato - si sono dimostrate dei luoghi sicuri, soprattutto grazie alla capacità della comunità scolastica di attenersi alle regole». «Fermo restando - ha aggiunto Floridia - che la decisione finale spetta al ministero della Salute e alle autorità sanitarie, ritengo sia il momento che anche a scuola si possa accedere senza mascherine».

Ma a livello sindacale, l'Associazione nazionale dei presidi resta ferma sulla posizione già espressa da Antonello Giannelli, che aveva definito «non solo inutile ma anche antieducativa l'ennesima polemica sulla scuola, non si tratta di un problema serio». Non un problema serio, vero, ma un conto è sostenere la maturità liberi di respirare, un conto indossando la mascherina con 30 gradi di temperatura.

Il dibattito, al momento, resta quindi senza sbocchi. Anche l'altro sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, chiede l'eliminazione delle mascherine. «Mi auguro - ha scritto Sasso su Facebook - che le prossime ore portino consiglio al ministro Speranza. Le temperature sono elevatissime e nelle classi si fa veramente fatica a seguire le lezioni. Tra l'altro non c'è alcuna base scientifica che giustifichi la pervicacia del ministro, come ammesso dai suoi stessi autorevoli consulenti. Altrimenti, reintroduca in Parlamento l'obbligo di tenerla anche durante gli interventi».

Senza che il sacrificio (inutile) sia solo degli studenti.

Commenti