Europa

Salvini alza il tiro su von der Leyen: "È disastrosa"

"L'Europa degli ultimi anni è stata una sciagura, ha messo l'ideologia davanti al lavoro"

Salvini alza il tiro su von der Leyen: "È disastrosa"

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Matteo alza il tiro su von der Leyen. "È disastrosa"

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«L'Europa degli ultimi anni è stata una sciagura, ha messo l'ideologia davanti al lavoro. Se sono a favore di un nuovo mandato di Ursula von der Leyen? No». Matteo Salvini torna a Bruxelles dove affronta nuovamente il tema delle alleanze politiche in vista delle elezioni europee. Il leader della Lega ribadisce una posizione che non sembra lasciare molto spazio a un suo via libera a una coalizione «con chi ha mal gestito questa Europa insieme ai socialisti per troppi anni». Problemi che, evidentemente, hanno anche i «trattori che sono in piazza in tutta Europa»: «La Commissione von der Leyen, da questo punto di vista è disastrosa, disastrosa sul fronte del lavoro e dei diritti». Il vicepresidente del Consiglio fa sapere di non avere intenzione di mettere veti espliciti: «Siccome noi guardiamo oltre, io potrei anche superare questi evidenti problemi, ma l'Europa l'hanno disastrata coloro che la stanno governando. Dovremmo essere noi ad avere un problema a sederci di fianco a coloro che hanno devastato il sistema produttivo europeo». Rispondendo poi alla domanda se voterebbe a favore di un nuovo mandato della stessa von der Leyen come presidente della Commissione Ue, Salvini mette in chiaro: «Io personalmente no». Il leader leghista è convinto che Identità e Democrazia, la famiglia europea di cui fa parte, stia «crescendo tanto, conto che saremo determinanti» per la costruzione della nuova maggioranza Ue. «È un'occasione storica, perché per la prima volta ci potrà essere una maggioranza senza i socialisti, se il centrodestra sceglierà di essere unito. Io sono per il centrodestra unito in Italia e in Europa. Se qualcuno in Europa preferirà i socialisti alla Lega ai francesi, agli austriaci, agli olandesi, ai tedeschi, lo spiegherà».

Fratelli d'Italia, con Giovanni Donzelli, non si fa attirare nella mischia. «Siamo alleati ma non identici, complementari ma non sovrapponibili altrimenti saremmo lo stesso partito. Inizia la campagna per le europee e la Lega è in un gruppo diverso dal nostro dei conservatori. Tajani sta nei popolari e ha una posizione diversa dalla nostra e quella di Salvini.

È una ricchezza per l'Italia, ci consente di avere più sensibilità e più voci».

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