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Meloni ai dipendenti: "Sono fiera di voi. L'Italia è la nostra azienda di famiglia"

La premier e il messaggio ai funzionari del governo: "Non potrei farcela da sola Abbiamo fatto un lavoro straordinario ci attende un 2024 più faticoso del 2023"

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L'orgoglio, «sono fiera di voi», la consapevolezza che «possiamo cambiare la vita delle persone», e la promessa di fare «sempre del mio meglio così che anche voi possiate essere fieri di me». Con l'influenza che la costringe a un «riposo forzato», gli auguri della premier Giorgia Meloni ai dipendenti di Palazzo Chigi arrivano attraverso un video collegamento nel cortile interno all'ora di pranzo. «Siamo tutti solo funzionari dell'Italia», dice. Ed è un messaggio che non può non tenere insieme anche un bilancio di mesi difficili per l'esecutivo, per il contesto internazionale in cui la premier governa, «il peggiore di quelli possibili», segnato da due guerre. Ma anche per le sfide interne strettamente connesse alle battaglie in Europa, tra i riconoscimenti ottenuti a Bruxelles - l'ultimo dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, e del cancelliere tedesco Olaf Scholz sul criticato accordo tra Italia e Albania per la gestione dei migranti - le trattative complicate come quella sul Patto di Stabilità, e le frizioni come quella di poche ore fa sulla mancata ratifica del Mes. Ma Meloni si aspetta, dice ai dipendenti di Chigi, un 2024 «forse ancora più difficile» di quest'anno. Ricorda che il suo governo sta operando «nel peggiore dei contesti possibili», ma li invita a sentire l'Italia come «la nostra azienda di famiglia» e a essere «orgogliosi», ripete. Una congiuntura in cui «nessuno potrebbe farcela da solo - chiarisce Meloni -, certamente non potrei farcela da sola io se non avessi attorno persone che ce la mettono tutta e svolgono il loro lavoro con determinazione, con l'amore che ci metterebbero se lavorassero nella loro azienda di famiglia. Perché l'Italia è la nostra azienda di famiglia e le persone che lavorano con questa consapevolezza nelle istituzioni della Repubblica sono quelle che fanno la differenza».

Un passaggio anche sulla sfida della natalità, «pensate a chi in questo anno ha deciso di mettere al mondo un bambino perché oggi vede istituzioni che sono più attente al tema della famiglia». E poi un elenco di «esempi» che sono «il risultato del nostro e del vostro lavoro». Come «i quasi 500mila italiani che quest'anno hanno trovato lavoro e vivranno un Natale più sereno; quelli che hanno visto aumentarsi la busta paga e forse potranno permettersi qualcosa di più; le aziende che sono tornate a investire; alle mamme che a Caivano possono tornare a portare i loro bambini a giocare al parco».

La presidente sta «meglio» ma spiega che non volerà in Libano e che manderà i suoi auguri all'antivigilia di Natale ai contingenti italiani all'estero collegandosi dalla sede del Comando operativo di vertice interforze. Si collegherà con i militari impegnati in Libano, Kosovo, Niger, con la Nave Vulcano ormeggiata ad Al Arish, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, con quelli in Polonia, Iraq, Bulgaria, con i militari dell'operazione nazionale Strade sicure e con la Difesa aerea nazionale.

E ieri a fare le veci al tradizionale appuntamento di auguri c'erano il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Il rinfresco era affidato eccezionalmente agli studenti di un istituto alberghiero di Caivano. «Il 2024 sarà un anno sfidante ma ricco di soddisfazioni», ha detto il ministro delle Infrastrutture. Meloni ha poi assicurato che si rimetterà al lavoro già da domani, seppur in convalescenza.

Il lavoro «che facciamo - ha concluso Meloni- merita tutti i sacrifici del mondo».

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