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La Meloni zittisce Letta: "Ecco qual è la vera vergogna"

Il segretario del Pd critica la mozione di sfiducia contro Speranza. La replica della leader di Fratelli d'Italia: "Gestione della pandemia piena di ritardi ed errori"

La Meloni zittisce Letta: "Ecco qual è la vera vergogna"

Le parole di Enrico Letta continuano a infiammare lo scontro tra il Partito democratico e le forze che compongono la coalizione del centrodestra. Il segretario del Pd si è espresso duramente sulla mozione di sfiducia presentata da Fratelli d'Italia contro Roberto Speranza: "Incredibile e una vergogna. Io penso che Speranza abbia fatto un ottimo lavoro, lo difendo in questo momento anche perché è quello che sta tenendo duro rispetto alla richiesta di riaperture sconsiderate". Questa volta a rispondergli è stata Giorgia Meloni, che sui propri profili social si è così rivolta all'ex presidente del Consiglio: "Caro Enrico, la vera vergogna è aver avuto dall'inizio della pandemia una gestione piena di ritardi ed errori".

FdI infatti proprio ieri ha annunciato una mozione di sfiducia per mettere all'angolo il ministro della Salute, accusato di aver portato avanti una "gestione caotica e approssimativa" con tanto di "decisioni confusionarie, ritardi, errori e profonda incompetenza" che hanno provocato drammatiche conseguenze ai danni degli italiani. La leader di Fratelli d'Italia perciò chiede che debba prendere atto dei problemi sociali creati e del fatto di aver messo in ginocchio il settore economico e produttivo del nostro Paese: "È il momento di assumersi le responsabilità di quelle scelte di fronte agli italiani".

Il partito di Giorgia Meloni ha chiesto a Robero Speranza di rassegnare immediatamente le dimissioni perché in questo anno di pandemia le sue scelte "hanno significativamente compromesso non solo l'efficacia delle strategie di contenimento da un punto di vista sanitario, ma anche quelle di ricovero e cura e quelle attinenti alle vaccinazioni". FdI ha fatto appello al centrodestra, invitando Forza Italia e Lega a votare la mozione per arrivare a un cambio al ministero della Salute. Ma la posizione del Carroccio, espressa per bocca del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, è chiara: "Noi non facciamo un ragionamento sulle persone, non vogliamo la testa di Speranza. Vorremmo che cambiassero le politiche di Speranza".

Secondo il sottosegretario Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio1, "la mozione di sfiducia a Roberto Speranza non andrà nemmeno avanti". Contro l'esponente di Liberi e uguali si è schieranto il renziano Gianfranco Librandi, secondo cui "la debolezza e l'incertezza della gestione emergenziale" da parte di Speranza "sta facendo male all'intero governo e alla popolarità dello stesso Draghi e del governo".

Il deputato di Italia Viva in una nota ha dichiarato che Speranza, piuttosto che perdere tempo nella scrittura di un libro sull'uscita dell'Italia dalla pandemia, si sarebbe dovuto concentrare per studiare "un pò di medicina e di gestione sanitaria delle pandemie".

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