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Tre grillini pronti a lasciare per passare alla Lega? La maggioranza trema

Il Mes spacca il M5s. C'è il rischio fuga dei senatori: da tre a cinque verso il Carroccio. Il Conte bis è appeso a un filo

Tre grillini pronti a lasciare per passare alla Lega? La maggioranza trema

"Oggi voterò no". Ad annunciarlo è il senatore del Movimento 5 Stelle, Stefano Lucidi, che si dichiara contrario al documento sulla risoluzione del Mes, su cui ieri il presidente Giuseppe Conte ha riferito alla Camera.

"Io ne faccio una questione di metodo che è dipeso da chi ha scritto questo documento- ha spiegato Lucidi a Un giorno da pecora, programma di Rai Radio1-Farò una dichiarazione di dissenso esponendo le mie ragioni". E quando il conduttore gli chiede se dopo questo "no" uscirà dal Movimento 5 Stelle, il senotore grillino risponde: "È una riflessione che faremo nelle prossime ore. Vediamo quello che succederà".

Il "no" di Lucidi va ad alimentare le voci, riferite da AdnKronos, di un possibile passaggio di tre senatori dal Movimento alla Lega, dopo la mancata fiducia al dl Sisma. Pur essendo presenti in Aula, Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro non hanno sostenuto il governo nel dl terremoto. Per questo, in Senato, sarebbero iniziate le prime voci su un imminente addio dei tre senatori al partito di Luigi Di Maio, per passare tra le file del Carroccio. Voci che sembrerebbero trovare conferma in serata quando - dopo il voto in Senato - i due sarebbero andati a cena con i colleghi leghisti, come apprende la stessa AdnKronos.

Ma non è tutto. AdnKronos, infatti, riferisce che altri due senatori sarebbero in bilico e pronti a lasciare il Movimento nelle prossime ore. In ogni caso, se anche le voci si rivelassero fondate, il governo non dovrebbe essere messo in bilico e dovrebbe mantenere i numeri per la buona riuscita sul voto alla risoluzione di maggioranza sul Mes in Senato.

Già ieri, erano emerse le prime critiche da parte dei 5 Stelle al progetto del Mes e Lucidi aveva lamentato, secondo quanto appreso da AdnKronos, "la non inclusività nel processo di formazione della risoluzione" e "l'impossibilità di poter contribuire" alla stesura del testo: "Così la nostra funzione è delegittimata", aveva detto. Ma anche altri senatori si erano espressi in modo critico verso la riforma del Fondo salva Stati.

Ma la Lega frena le voci di un possibile arrivo dei tre senatori grillini e ribadisce che non si attende nessun arrivo nel Carroccio dal Movimento 5 Stelle. Ma, secondo Agi, non si esclude che a breve gli esponenti pentastellati possano uscire dal partito, per confluire nel gruppo Misto.

Intanto, tre i corridoi di Palazzo Madama, i "pompieri" dei 5 Stelle sono al lavoro, per spegnere il fuoco alzato dai ribelli e convincerli a rimanere nel gruppo. Secondo AdnKronos, il senatore Gianluca Ferrara avrebbe avuto un colloquio di circa mezz'ora con Grassi, mentre il ministro dei Rapporti col Parlamento, Federico D'Incà, avrebbe tentato di convincere Lucidi a restare.

I mediatori sarebbero riusciti a far desistere Di Marzo, un altro dei nomi in bilico, che avrebbe deciso di non passare al gruppo Misto.

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