Il messaggio di Berlusconi ai malati di Covid: "Non lasciatevi andare"

Il leader di Forza Italia commenta la grande paura per il ricovero causa infezione da coronavirus: "In angoscia per i miei figli e i miei nipoti". E lancia la sfida in vista delle Regionali

Il messaggio di Berlusconi ai malati di Covid: "Non lasciatevi andare"

La grande paura è passata. Silvio Berlusconi, è stato dimesso ieri dall'ospedale San Raffale di Milano, dopo dieci giorni di ricovero, sotto le cure del professore Alberto Zangrillo.

"Con l’aiuto del Cielo e grazie alla professionalità dei medici ho superato quella che considero la prova forse più difficile della mia vita. Rivolgo un grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che mi hanno manifestato in questi giorni la loro vicinanza, il loro affetto e la loro partecipazione. Il mio pensiero in questo momento va prima di tutto ai tanti ammalati di Covid-19 e alle loro famiglie", sono state le prime parole del Cavaliere. L'incubo, per il fondatore e leader di Forza Italia ha inizio il 3 settembre, quando risulta positivo al tampone nasofaringeo: i primi tre giorni in ospedale, come raccontato dall'ex tre volte premier stesso, sono stati i più difficili e bui, nei quali ha temuto per la propria vita.

Oggi il pericolo è alle spalle. E dopo la conferenza stampa tenuta ieri immediatamente dopo le dimissioni dall'ospedale San Raffaele, il numero uno degli azzurri è tornato a parlare sulle colonne del Corriere della Sera. Nella chiacchierata con il quotidiano di via Solferino il Cav racconta di essere ancora molto stanco e spossato, ma di essere riuscito a vincere la battaglia contro il Sars-Cov-2, che ha contagiato anche i figli Luigi e Barbara. I due - assicura Berlusconi - stanno bene: "Si stanno riprendendo, grazie al cielo nessuno di loro ha accusato sintomi molto severi. Però mi creda, l’angoscia di sapere ammalati i miei figli e positivi anche i miei nipoti, che sono ancora dei bambini, è forse la cosa che mi ha fatto stare più male. Per questo mi sento vicino al dolore di tante famiglie che, come la mia, sono state provate da questo terribile morbo. Ancora di più mi sento vicino a chi ha perso una persona cara".

Nel prosieguo della chiacchierata, dunque, l'ex presidente del Consiglio ripercorre l'incubo vissuto, raccontando gli effetti dell'infezione da coronavirus: "Avevo dolore dovunque, non riuscivo a stare nella stessa posizione per più di un minuto. Temevo di non farcela. In quei momenti ho avuto chiare negli occhi le terribili immagini degli ospedali che tutti abbiamo visto in questi mesi, le terapie intensive, i pazienti intubati". Come peraltro reso noto dal dottor Zangrillo, la carica virale del tampone nasofaringeo di Berlusconi era molto elevata e avrebbe potuto essere letale.

Il capo politico di FI, dunque, lancia un messaggio a tutti i malati di Covid: "Non ho mai smesso di confidare nell’aiuto di Dio e nella grande competenza dei medici e del personale sanitario. È questo il consiglio che rivolgo a tutti gli ammalati: non lasciatevi andare, non perdete mai la speranza di guarire. Il Covid si può battere".

Dalla grande paura per l'infezione da Covid alla tornata elettorale del 20 e 21 settembre, quando si voterano le Regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari (questione sulla quale Berlusconi e Forza Italia hann lasciato libertà di

scelta ai propri parlamentari ed elettori). Sul voto in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, Silvio Berlusconi, invece, suona la carica: "Non ci poniamo limiti. Potremmo anche vincere dovunque".

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