Roma I giochi sono fatti. O quasi. Nel centrodestra, a quattro giorni dalla presentazione delle liste, resta in ballo una trentina di collegi uninominali tra Camera e Senato la cui assegnazione sarà decisa in limine. Il meccanismo di ripartizione delle candidature sulla base dei sondaggi e della possibilità di vittoria nel singolo collegio ha, tutto sommato, funzionato, anche se l'esigenza di «garantire» seggi sicuri anche agli alleati di Noi con l'Italia ha determinato qualche malumore a livello locale sia in Forza Italia che nella Lega Nord.
Per quanto riguarda la Lombardia al momento in Forza Italia sono sicuri il capogruppo al Senato Paolo Romani, e i colleghi Andrea Mandelli e Giancarlo Serafini, mentre tra le new entry di Palazzo Madama ci sarà l'ex ad del Milan, Adriano Galliani in procinto di lasciare la presidenza di Mediaset Premium. Sempre al Senato in quota Fratelli d'Italia ci saranno Ignazio La Russa nel collegio di Rozzano e Daniela Santanché in quello di Lodi. Alla Camera gli azzurri ripresenteranno Mariastella Gelmini e Laura Ravetto (a Como), mentre il segretario leghista Matteo Salvini correrà nel collegio di Milano dove probabilmente affronterà il presidente della Camera, Laura Boldrini. Silvio Berlusconi, intanto, spinge perché non sia negato un seggio all'amico politico, Umberto Bossi. Certi di tornare a Roma Roberto Calderoli al Senato e il vice di Salvini, Giancarlo Giorgetti alla Camera a Varese.
Il nuovo corso del Carroccio è caratterizzato dagli «scontri frontali» come a Siena dove l'economista anti-euro Claudio Borghi Aquilini si contrapporrà al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Anche Fi avrà il suo faccia a faccia con Michaela Biancofiore già pronta a confrontarsi con Maria Elena Boschi nell'uninominale a Trento. Scintille promette il confronto di Pomigliano d'Arco dove il centrodestra potrebbe opporre il critico d'arte Vittorio Sgarbi al candidato premier grillino Luigi Di Maio.
Anche in Veneto accordo quasi chiuso perché la Lega avrebbe rinunciato a un seggio sicuro al Senato in favore dell'udiccino Antonio De Poli (Noi con l'Italia) sbloccando l'impasse. In Forza Italia, invece, saranno riproposti i big locali del partito da Renato Brunetta a Niccolò Ghedini, da Elisabetta Gardini a Lorena Milanato. L'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, invece, correrà nel proporzionale alla Camera. Tutte situazioni che hanno indispettito la base locale del Carroccio. Analoga situazione in Liguria per Forza Italia che registra, al momento, una battuta d'arresto nella candidatura di Marco Scajola a Imperia. La Regione guidata dal governatore Giovanni Toti è diventata un approdo sicuro: circostanza «utile» per regolare i rapporti con gli alleati.
Nel Lazio la partita dei collegi si gioca in contemporanea con quella delle Regionali. Giorgia Meloni, leader di Fdi, pur non disdegnando il confronto contro Paolo Gentiloni a Roma 1, starebbe cercando una collocazione di più ampio respiro e meno «localista». Il malcoltento degli esponenti frusinati di Forza Italia è una delle grane dell'ultima ora da risolvere per il coordinatore regionale Claudio Fazzone.
Quadratura pressoché trovata in Puglia. Francesco Paolo Sisto avrà il collegio senatoriale di Bari, mentre la lista proporzionale di Palazzo Madama dovrebbe essere guidata da Licia Ronzulli, originaria di Margherita di Savoia. La Lega si concentrerà su esponenti di estrazione fittiana come Nuccio Altieri e Roberto Marti. Non è ancora certo se l'eurodeputato fondatore di Noi con l'Italia, Raffaele Fitto, correrà alla Camera nel collegio salentino meridionale.
In Campania sicure Mara Carfagna a Salerno, Nunzia De Girolamo a Benevento e Sandra Mastella in quota Noi con l'Italia. In Sicilia riconferma per Stefania Prestigiacomo e Renato Schifani. New entry Giorgio Mulé capolista del proporzionale al Senato nella parte Sud-Ovest dell'isola.
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