Elly Schlein si sveglia da segretario e come primo atto attacca il governo sull'ultima tragedia che ha coinvolto migranti. «Un'altra strage in mare davanti a Crotone che pesa sulle coscienze di chi, solo qualche settimana fa, ha voluto approvare un decreto che ha la sola finalità di ostacolare i salvataggi in mare», dice. Due giorni fa, durante la nottata elettorale del Pd, sono arrivate parole di fuoco anche dal comitato che sosteneva Stefano Bonaccini. Rosy Bindi, che si è detta preoccupata per le posizioni del neo-vertice sul conflitto in Ucraina, sprona il Nazareno: «La prima cosa che dovrebbe fare Schlein dovrebbe essere andare a Crotone dov'è avvenuta la terribile strage di migranti». Il coro alla Schlein lo fa pure Riccardo Magi, segretario di +Europa e deputato. «C'è da inorridire alle parole del ministro Piantedosi - premette Magi - che non sa dire altro, di fronte a una tragedia come quella di Crotone, che bisogna bloccare gli sbarchi. Si trattava di persone che, vista la loro provenienza, quasi sicuramente avrebbero avuto diritto a protezione internazionale. Servono canali sicuri di ingresso nel nostro Paese per i rifugiati e anche per chi cerca lavoro». Il rinato fronte di sinistra si dimostra subito compatto, e l'alleanza Verdi-Sinistra decide di fare la sua parte. Marco Grimaldi, vicepresidente del Gruppo alla Camera, firma per primo un'interrogazione con cui vengono poste dieci questioni al titolare del Viminale. Strumentalizzazioni a pioggia, in poche parole. E attribuzioni di responsabilità che non tengono conto di molti elementi emersi sia prima sia dopo i fatti drammatici di Crotone.
A un certo punto spunta anche Roberto Saviano. «Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Matteo Piantedosi siete stati voi a fermare le Ong, a rendere il tratto di mare di fronte alle coste di Crotone sguarnito. Le Ong avrebbero salvato i naufraghi di cui oggi il mare ci restituisce i corpi. Le Ong avrebbero impedito la tragedia». twitta. Il leader della Lega però non ci sta e replica allo scrittore: «Non una parola contro i trafficanti di esseri umani che hanno condannato a morte decine di innocenti: la propaganda di certa sinistra non si ferma nemmeno davanti a una tragedia come questa e offende lo sforzo immane di donne e uomini della Guardia Costiera che salvano vite». E Saviano riattacca. Tutto così, in un tentativo ideologico-narrativo di associare quanto accaduto sulle nostre coste con le scelte del centrodestra in materia di gestione dei fenomeni migratori. Centrodestra che però non ci sta. Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d'Italia, presenta le statistiche dell'UNHCR relative agli ultimi dieci anni. Sono cifre chiare che spiegano come morti e dispersi in mare non siano fenomeni temporalmente associabili a chi governa ora ma purtroppo divenuti costanti nel tempo. Il picco del 2016, per dire, non è certo attribuibile alle forze che compongono questo esecutivo. «Non c'era Giorgia Meloni a guidare il governo e neppure il decreto Ong, i morti e i dispersi in mare purtroppo sì. Le polemiche inchiodano le responsabilità di chi le fa. Bloccare le partenze illegali è l'unica soluzione», insiste la Montaruli. La sinistra-sinistra però non cita mai l'Unione europea e la necessità di un'azione coordinata per scongiurare altri casi.
È il secondo giorno - quello appena trascorso - condito da commenti e considerazioni sempre uguali, senza ricetta e con la costante ideologica di voler garantire l'accoglienza a tutti. Aspetti marcati nella sinistra precedente alla vittoria della Schlein. Aspetti che, se possibile, ora diventeranno ancora più evidenti e continuativi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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