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A Milano 98 agenti assaliti e Sala scopre i clandestini. "Vanno espulsi subito. La colpa? È del governo"

E mentre il poliziotto aggredito a Lambrate lotta in ospedale tra la vita e la morte, trasfusione dopo trasfusione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala annusa la malaparata e mette le mani avanti

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A Milano 98 agenti assaliti e Sala scopre i clandestini. "Vanno espulsi subito. La colpa? È del governo"

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E mentre il poliziotto aggredito a Lambrate lotta in ospedale tra la vita e la morte, trasfusione dopo trasfusione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala annusa la malaparata e mette le mani avanti: «Colpa del Governo». Sì, colpa del Governo, che non fa abbastanza per rimpatriare gli irregolari come il marocchino di 37 anni che ha accoltellato alle spalle l'agente. «Se c'è un provvedimento di espulsione, il dovere è eseguirlo - sostiene Sala - Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell'ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiara di chi è».

Insomma, il sindaco fa un passo in là e scansa il problema sicurezza della città che amministra. Che, del resto, ha negato già in tante occasioni. Eppure le aggressioni dei poliziotti a Milano nel 2023 sono state 98, un dato in crescita e non più tollerabile. E per portare più sicurezza per le strade (e nelle stazioni) tutti dovrebbero fare la loro parte: governo e amministrazioni locali.

«Il numero delle forze dell'ordine a Milano - aggiunge Sala - non si sa mai perché, diciamo la verità, se qualcuno mi chiede quanti sono gli uomini e le donne» della polizia locale «che lavorano su Milano, io lo so dire» ma «quando si parla di altre forze dell'ordine non si sa».

Lo stesso sindaco che prima ha «mandato a processo» Salvini per voler fermare gli sbarchi di irregolari, che si poi si è opposto al Cpr di via Corelli, ora si lamenta dei clandestini. E chiede di essere più efficaci per rispedirli a casa. Il governo per ora non gli risponde ma si limita a parole di solidarietà nei confronti dell'agente. Per le polemiche politiche ci sarà spazio più avanti, quando le condizioni di salute dell'uomo si stabilizzeranno.

«Seguo con apprensione tutti gli sviluppi riguardanti l'aggressione - interviene su X il premier Giorgia Meloni - All'agente ferito, alla sua famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato esprimo tutta la mia vicinanza». Così anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aggiornato in tempo reale sullo stato di salute dell'agente dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

«Alla provincia di Milano, nel 2023, sono state assegnate 1.371 unità di personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza con un saldo netto rispetto ai pensionamenti di 179 unità» fanno sapere fonti del Viminale: entro i prossimi mesi di giugno e luglio arriveranno 156 nuove unità di Polizia di Stato e Carabinieri. Il vicepremier Matteo Salvini è andato in forma privata all'ospedale Niguarda di Milano «per portare la propria solidarietà a familiari, amici e colleghi del vice ispettore». A entrare nel merito della questione è Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp: «Fa rabbia il fatto che Hasan Hamis, l'uomo che ha accoltellato il nostro collega, doveva ancora essere ancora in carcere per aver commesso numerosi reati, tra cui rapina aggravata, oltre che per la mancata ottemperanza del provvedimento di espulsione.

Sono anni che come sindacato ci battiamo per far sì che chi commette crimini violenti non possa accedere a sconti di pena o a forme alternative alla detenzione in carcere perché, come è stato drammaticamente dimostrato oggi e in un'infinità di altre occasioni, la pericolosità sociale di alcuni soggetti mette a rischio l'incolumità degli agenti atti al controllo del territorio oltre che dei cittadini - continua - Speriamo che ora venga fatta giustizia e che non vi siano richieste di assoluzione per infermità mentale».

«Da diversi anni - spiega Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier - non contiamo più le aggressioni quotidiane a Milano».

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