Milano, assalto nel nome di Gaza. Ore di guerriglia in Centrale

Centri sociali e giovani arabi devastano la città e tentano di occupare la stazione. Scontri con le forze dell'ordine: 8 fermati, 60 agenti feriti. In serata il bis a Brescia

Milano, assalto nel nome di Gaza. Ore di guerriglia in Centrale
00:00 00:00

Un'ora e mezza di guerriglia urbana davanti e dentro la stazione Centrale, con la tensione alle stelle, come a Milano non accadeva da tempo. Il bilancio conclusivo parla da solo: una sessantina di appartenenti alle forze dell'ordine feriti e otto persone (tra cui tre minorenni, due ragazzi e una ragazza) fermati dalla Digos e che sicuramente verranno almeno indagati per danneggiamento, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio se non addirittura arrestati. A questo si aggiungono le devastazioni messe a segno in piazza Duca d'Aosta e nelle vie limitrofe di un corteo che, partito in mattinata da piazzale Cadorna, ha visto marciare 15mila partecipanti uniti dal dissenso e dalla protesta pro Gaza, ma anche da temi, come si vedrà, molto meno eletti. Tutto è degenerato infatti solo quando una frangia ristretta di questa manifestanti, tra cui parecchi ragazzini stranieri di seconda generazione, ha deciso che si doveva occupare la stazione Centrale e i binari per bloccare il traffico ferroviario. Una scelta che molti non hanno condiviso, preferendo a quel punto abbandonare il corteo, mentre la polizia faceva muro per impedire il blitz. Che, una volta sfumato, è diventato la miccia per scatenare il finimondo. Con lanci di ogni tipo di oggetto contro la polizia e i carabinieri in assetto antisommossa e costretti a una serie di cariche di contenimento molto ravvicinate una all'altra, tra fumogeni e petardi. Il tutto unito ai disagi dello sciopero - che dalle 18 in poi ha bloccato due linee della metropolitana, la M1 e la M3 - ma anche dal maltempo e dalla esondazione del Seveso, con le principali arterie del traffico paralizzate da interminabili file di auto in coda.

Sono appena passate le 14 davanti alla stazione Centrale quando la situazione degenera all'improvviso e si teme il peggio, cioè che lo scalo ferroviario possa essere occupato dai manifestanti ProPal decisi a raggiungere i binari. La reazione delle forze dell'ordine è impegnativa ma molto ferma. I manifestanti che hanno già invaso l'atrio della stazione, nota come "Galleria delle Carrozze" - dove intanto sono riusciti a impossessarsi degli idranti e degli estintori che hanno tentato di utilizzare contro un gruppo di carabinieri - sono respinti nuovamente fuori. Per cautela tutti gli ingressi dello scalo ferroviario vengono chiusi, lasciando i passeggeri pronti a partire "prigionieri" dell'atrio della stazione e timorosi di poter essere in qualche modo coinvolti dai disordini.

A quel punto è il caos. Un gruppo di partecipanti al corteo, vestiti di nero, non si arrendono al fallimento del loro blitz sui binari. Raggiungono le scale della metropolitana che tentano di occupare con l'aiuto di decine di scatenati "maranza", ragazzini nordafricani di seconda generazione, venendo però nuovamente in contatto con la polizia. Parte infatti la carica del Reparto mobile che schizza in avanti usando scudi e manganelli lungo le scale mobili. All'esterno continuano intanto lanci di petardi e fumogeni, l'ingresso del metrò viene devastato e per oltre un'ora i treni dovranno saltare la fermata "Centrale" per ragioni di sicurezza legate all'ordine pubblico.

I violenti, sempre più arrabbiati, nel frattempo utilizzano sampietrini, cartelli stradali, cestini, parti di impalcature e transenne, ma anche bottiglie, taniche, ombrelli e bastoni per rompere vetrine e porte di vetro di accesso alla stazione e per lanciarli verso la polizia al grido di "assassini"; le forze dell'ordine, però, ancora una volta li costringono a indietreggiare.

Ieri in Centrale è stata testimone oculare dei disordini anche Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e vicepresidente del Gruppo alla Camera. Che ha scritto sui social: "Mi trovo in un clima da guerriglia. Questi sono teppisti a cui poco interessa della tragedia che si sta consumando a Gaza: sono interessati solo a trovare occasioni di scontro. Massima vicinanza alle forze dell'ordine. Siamo tutti bloccati qui, lavoratori e viaggiatori".

Disordini in serata anche a Brescia durante la manifestazione per Gaza partita da piazza Duomo e che ha visto oltre 5mila

partecipanti. All'improvviso infatti dalla manifestazione principale è partito un corteo che non era previsto e che in piazzale della Repubblica ha registrato uno scontro tra alcuni manifestanti e i poliziotti schierati in strada.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica