Viene preso sul serio, dalle autorità italiane, l'attentato messo a segno ad Atene alle quattro del mattino di giovedì alla diplomatica italiana Susanna Schlein. La sorella della prima consigliera della nostra ambasciata, Elly Schlein, ex vicepresidente dell'Emilia Romagna e oggi esponente del Partito democratico in corsa per la segreteria del partito, è stata infatti messa sotto sorveglianza dalla prefettura di Bologna.
Un provvedimento precauzionale in attesa che si definiscano meglio i contorni della vicenda, che solo per un caso non ha avuto conseguenze più gravi. Al momento si tratta di una tutela che prevede una «vigilanza radiocollegata con passaggi frequenti e numerose soste», dove vive o lavora la sorella della diplomatica italiana. Domani poi è previsto un comitato per approfondire la questione e verranno valutati eventuali altri provvedimenti. Il prefetto Attilio Visconti non vuole prendere la questione sotto gamba e, fin quando non sarà chiaro il movente dell'attentato, ha stabilito che nulla sarà sottovalutato, neppure la possibilità che anche la deputata Pd possa finire nel mirino. Anche se al momento non ci sono rivendicazioni, il faro degli inquirenti è puntato sugli anarchici greci, un gruppo molto attivo che già nei giorni scorsi aveva messo a segno azioni dimostrative contro l'Italia. Non sembrano esserci dubbi che l'obiettivo dell'attentato fosse l'istituzione, non la persona, e che chi ha colpito volesse mandare un messaggio politico. Ma c'è mancato poco che l'intimidazione avesse conseguenze più pesanti, perché accanto all'auto data alle fiamme della consigliera dell'ambasciata italiana ad Atene, in sosta sotto la casa dove la Schelin vive con il marito e i loro due bambini, è stata trovata una molotov inesplosa, che era stata lanciata per colpire un'altra auto parcheggiata proprio sotto le condutture del gas. Anche se l'innesco era attivato fortunatamente non ha preso fuoco, altrimenti sarebbe stata una strage. Come già sottolineato il giorno dell'attentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che ieri, come previsto per un incontro programmato con il collega greco Nikos Dendias e per prendere parte al vertice dei leader del Partito popolare europeo, è volato nella capitale greca e ha visitato anche l'ambasciata italiana ad Atene per portare la sua solidarietà e quella del governo a Susanna Schlein. «La sua presenza in ambasciata mi ha rassicurato, l'ho trovata serena.
Siamo vicini a lei e alla famiglia, ho ringraziato i nostri diplomatici che in un momento difficile hanno dimostrato grande serietà e determinazione», ha detto Tajani.La diplomatica è voluta tornare subito al lavoro e ha incitato anche la sorella a rispettare gli impegni presi prima dell'attentato senza avere paura.
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