Il ministro Santanchè si farà interrogare dai pm

Caso Visibilia, udienza il 9 luglio

Il ministro Santanchè si farà interrogare dai pm
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Adesso Daniela Santanchè (foto) si prepara a affrontare di persona i suoi accusatori e il suo giudice, facendosi interrogare. L'annuncio dei legali del ministro del Turismo arriva al termine di una giornata di udienza complicata: da una parte la Santanchè deve incassare la bocciatura del giudice preliminare Tiziana Gueli della sua richiesta di modificare al ribasso il capo d'accusa di truffa all'Inps; ma poco dopo incamera la testimonianza di un suo coimputato che si assume per intero la colpa delle irregolarità contestate dai pm nella gestione della cassa integrazione Covid nelle testate del gruppo Visibilia.

La prossima udienza si terrà il 9 luglio, quando verrà data la parola ai pm che chiederanno il rinvio a giudizio del ministro per truffa: è il reato che la Procura ha scelto di contestare fin dall'inizio delle indagini alla Santanchè e ai suoi coimputati, e che invece secondo i legali della principale inquisita andrebbe derubricato in quello di «indebita percezione di erogazione pubbliche», meno increscioso come immagine, meno ingombrante politicamente e anche più vicino alla prescrizione. Oggi il gup ha deciso invece di andare avanti sulla strada tracciata dalla Procura. Ma l'obiettivo di ridimensionare la portata della vicenda resta aperto, e Nicolò Pelanda e Salvatore Pino - i due legali dell'esponente di Fratelli d'Italia - si preparano a giocarsi anche questa carta nel caso che la loro assistita venga rinviata a giudizio.

L'obiettivo numero 1 della Santanchè resta comunque ottenere l'archiviazione delle accuse già in questa fase. È a questo fine che ha scelto di presentarsi in udienza alla prima occasione utile dopo la requisitoria dei pm. All'appuntamento con i magistrati - probabilmente subito dopo la pausa estiva - il ministro potrà presentarsi forte di quanto ha dichiarato ieri in udienza Paolo Giuseppe Concordia, che all'epoca dei fatti era il consulente del lavoro per Visibilia: «Le decisioni sui pagamenti ai dipendenti, compreso il capitolo della cassa integrazione, le gestivo io, me ne sono occupato io della Cig». È la conferma di quanto la Santanchè ha sempre sostenuto, affermando di avere avuto un ruolo men che marginale nella gestione del personale dipendente dalle testate. E dicendo anche che in una delle poche riunioni cui aveva partecipato erano stati i giornalisti stessi a indicare la possibilità di lavorare da remoto in alcuni giorni in cui si trovavano sospesi dal lavoro causa pandemia.

Riprenderà invece il 10 giugno il processo già in corso al

ministro per l'accusa di falso in bilancio: la pausa è stata chiesta dalle difese per esaminare il nuovo materiale depositato dai pm dopo che il tribunale aveva chiesto di riscrivere il capo di imputazione «troppo vago».

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