La moglie di Guaidò da Trump: "Ho paura. Hanno tentato di uccidere mio marito"

Il presidente ribadisce l'alleanza e avverte: "I russi devono andarsene"

La moglie di Guaidò da Trump: "Ho paura. Hanno tentato di uccidere mio marito"

«Ho paura per la vita di mio marito. È stato compiuto un attentato contro di lui». Sono le parole di Fabiana Rosales, moglie del presidente ad interim Juan Guaidò, durante l'incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca. Rosales non ha voluto fornisce ulteriori dettagli relativi all'attacco.

«Il suo capo di gabinetto, Roberto Marrero, è stato sequestrato nel modo più violento e vile, con un attacco diretto al presidente Juan Guaidò. Roberto non è solo il capo di gabinetto, è un amico personale», ha aggiunto lei. «Inoltre, ieri hanno arrestato il cugino della madre di Juan e suo fratello Gustavo è stato accusato. Stanno cercando di destabilizzarlo in tutti i modi, ma non sanno che questo ci dà la spinta per andare avanti. Non ci fermeremo, siamo qui per salvare vite e per ridare la libertà al nostro paese», dice ancora, evidenziando che «gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono con il Venezuela. Stiamo vedendo un'onda di attacchi contro il presidente, ma non ci fermiamo. Lottiamo tra la vita e la morte, sappiamo che la vita alla fine trionferà». E il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è tornato a condannare il coinvolgimento della Federazione Russa in Venezuela. La «Russia deve andarsene», ha detto con decisione Trump nel corso di una conferenza stampa tenuta alla Casa Bianca, a fianco di Fabiana. Una richiesta, quella di lasciare Caracas, che Mosca «conosce molto bene», ha detto Trump, ribadendo che per risolvere la crisi venezuelane rimangono «aperte tutte le opzioni». All'incontro, rilanciato in video dalla testata «Univision», erano presenti anche il vice presidente Mike Pence, la figlia di Trump - Ivanka - e Carlos Vecchio, rappresentante diplomatico del Venezuela nominato da Guaidò. Rosales ha «sofferto molto», ha detto Trump definendo una «tragedia» quello che è successo nel paese caraibico. Il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Russia e Venezuela, soprattutto in campo militare, ha suscitato dure critiche da parte degli Stati Uniti e degli alleati regionali. La polemica è stata riaccesa in questi giorni dall'arrivo in Venezuela lo scorso 24 marzo di truppe e mezzi russi.

I governi di Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guiana, Honduras, Panama, Paraguay, Perù e Santa Lucia, hanno emesso un comunicato congiunto sotto l'egida del Gruppo di Lima per esprimere la loro «preoccupazione» a riguardo. Nel comunicato si «ribadisce la condanna di qualsiasi provocazione o spiegamento militare che minacci la pace e la sicurezza nella regione».

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