Cronaca nera

La moglie uccisa sette giorni fa. Sms del figlio: qui i fratelli di Dio

Il cellulare della moglie spento lunedì scorso. I ragazzi non sono più andati a scuola. Il ruolo della 17enne superstite

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Sono ancora tante le domande senza risposta nel giallo della strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Tutte ruotano attorno ai due buchi temporali nel corso dei quali si è consumato il massacro. Il primo buco va indietro nel tempo ad almeno domenica 4 o lunedì 5 (ma potrebbe andare ancora più indietro di qualche giorno) quando si ritiene che sia stata uccisa Antonella. In quel frangente Emanuel, 5 anni, e Kevin di 16 sono ancora vivi.

Lo attesta Piera Valdès, amica di Antonella, che mercoledì 7 ha parlato al cellulare con Kevin, che era scosso. Stando a un primo riscontro medico sui resti cadaverici, si ritiene che Antonella fosse già morta. «Per una settimana non li ho sentiti ha dichiarato Piera alla trasmissione Ore 14 - Chiamavo tutti. Il telefono di Antonella già lunedì era spento, invece quello dei ragazzi era acceso. Mercoledì Kevin ha risposto con la voce soffocata. Ho chiesto perché non mi parli? Volevo sapere se vi devo venire a prendere a scuola», (Antonella non aveva la patente e Piera aveva la delega per prelevare il bambino dall'asilo, ndr). Di fatto erano giorni che i tre fratelli risultavano assenti. «Gli insegnanti ha riferito Maria Rita Chisesi, dirigente scolastica del Liceo artistico di Bagheria - avevano anche chiamato a casa, e i due alunni avevano risposto di stare male». Sentiti i compagni di classe e gli insegnanti per capire se Kevin e la sorella avessero confidato qualcosa a qualcuno. In particolare un amichetto di Kevin, che la domenica prima della strage ha ricevuto dal bambino un messaggio inquietante: «Ci sono i demoni in casa». Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. «Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che credo venissero chiamate fratelli di Dio», ha raccontato.

È probabile che la madre sia stata uccisa sotto gli occhi dei tre fratelli, due dei quali avevano le ore contate. Venerdì, infatti, è toccato a Kevin ed Emanuel, seviziati e strangolati con una catena, tanto da rendere necessario anche l'intervento dei vigili del fuoco per liberarli. Le indagini si focalizzano su uno dei punti chiave dell'inchiesta, ovvero qual è stato il ruolo della 17enne. Ha assistito alla strage o era stata drogata? E, da venerdì 9 a domenica, giorno della confessione del massacro, cosa è accaduto nella casa degli orrori? È un altro buco temporale che gli inquirenti stanno cercando di riempire sentendo proprio l'unica superstite, assistita da uno psicologo. Perché è stata risparmiata? Anche se, all'arrivo dei carabinieri, ha detto di essersi svegliata solo da poco e fosse, visibilmente, sotto choc, potrebbe invece essere stata testimone del massacro e, allo stato attuale, non si esclude nemmeno l'ipotesi peggiore che possa essere stata plagiata dal padre, di cui era la prediletta. Bisognerà dare una risposta anche al perché Barreca abbia deciso di chiamare i carabinieri per confessare la strage proprio domenica.

Sarà una coincidenza, ma sembrerebbero esserci delle corrispondenze bibliche tra il venerdì della passione di Cristo/uccisione dei due figli e la domenica di risurrezione, dello spirito nel caso dei ragazzi ormai purificati dal demonio.

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