Morta Amelina, la scrittrice colpita nel raid su Kramatorsk

La scrittrice ucraina Victoria Amelina, 37 anni, rimasta ferita nel bombardamento russo sulla città di Kramatorsk il 27 giugno scorso, è morta in conseguenza delle lesioni riportate nell'attacco

Morta Amelina, la scrittrice colpita nel raid su Kramatorsk
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La scrittrice ucraina Victoria Amelina, 37 anni, rimasta ferita nel bombardamento russo sulla città di Kramatorsk il 27 giugno scorso, è morta in conseguenza delle lesioni riportate nell'attacco. Al momento dell'attacco russo, che ha provocato la morte di 13 persone, Victoria si trovava nella pizzeria insieme allo scrittore colombiano Hector Abad e all'ex alto commissario per la pace della presidenza colombiana, Sergio Jaramillo e alla giornalista Catalina Gomez. Abad, Jaramillo e Gomez, hanno riportato solo ferite lievi. Secondo quanto ha reso noto il Pen Club Ucraina, la scrittrice è morta il primo luglio nell'ospedale Mechnikov di Dnipro.

La notizia è stata condivisa da centinaia di persone e ha suscitato grande sgomento. Victoria, autrice di romanzi tradotti in diverse lingue, era nata a Leopoli. Trasferitasi con il papà in Canada, era tornata in Ucraina e nel 2007 aveva superato con lode un master in tecnologie informatiche al Politecnico di Lviv. Per dieci anni aveva lavorato nell'information technology per grandi gruppi internazionali, per poi dedicarsi alla scrittura e all'i9mpegno civile dopo la rivoluzione di Maidan e l'occupazione del Donbass e della Crimea. Come ricorda il Pen club «aveva esteso i confini del suo lavoro molto oltre la letteratura, documentando i crimini di guerra russi nei territori occupati dopo l'invasione dell'Ucraina». «Combattiamoli con la poesia», era diventato il suo motto nel corso dell'ultimo anno. Nel 2018 aveva rappresentato l'Ucraina all'World PEN Congress in India tenendo un discorso su Oleg Sentsov, il regista e scrittore ucraino prigioniero politico in Russia, dove è accusato di terrorismo. Faceva parte della Ong per i diritti umani «Truth Hounds» per cui documentava i cimini di guerra russi con una particolare attenzione alla regione di Izyum.

Victoria era molto conosciuta, non solo in Ucraina, anche per come diffondeva i suoi messaggi via social network, con immagini eloquenti e strazianti che adesso rimangono come tragico testamento dell'impegno civili, spezzato dalle bombe di Mosca.

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