
Dopo aver finanziato la campagna di Donald Trump per le ultime presidenziali con oltre 250 milioni di dollari, Elon Musk ha deciso di fare un passo indietro. «In termini di spesa politica, farò molto meno in futuro. Penso di aver fatto abbastanza», ha detto il patron di X, Tesla e SpaceX nel corso di un'intervista in occasione del Qatar Economic Forum. «Se dovessi vedere qualche ragione per investire in questo in futuro lo farò, ma al momento non ne vedo nessuna», ha aggiunto. Il miliardario si è attirato molte critiche per il suo ruolo alla guida del famigerato Doge, il dipartimento per l'Efficienza Governativa di Trump, e il mese scorso ha annunciato che avrebbe trascorso meno tempo a Washington e si sarebbe dedicato di più a Tesla. A chi gli chiedeva se si vedesse ancora Ceo del colosso delle auto elettriche in cinque anni, Musk ha risposto con un secco sì. Poi, scherzando, ha aggiunto: «Beh, potrei morire».
La sua decisione di dedicare più tempo all'azienda segue il nervosismo degli investitori, preoccupati dal calo delle vendite (-13% nel primo trimestre del 2025 rispetto all'anno precedente) e delle azioni in Borsa in seguito al boicottaggio delle vetture in protesta contro il suo ruolo nel governo. «Le vendite stanno andando bene a questo punto, la situazione è già cambiata», ha detto lui minimizzando le preoccupazioni, e affermando che sebbene Tesla abbia perso alcuni clienti progressisti a causa della sua presenza nell'attuale amministrazione, ne ha guadagnati altri tra i sostenitori politici. E ha respinto pure i dubbi sui potenziali conflitti di interesse tra il ruolo di consigliere del presidente e il suo impero commerciale (che include SpaceX, appaltatore del governo).
«Non vedo alcun caso in cui ci sia stata un'accusa di conflitto di interessi», ha sottolineato, aggiungendo che il suo lavoro è solo consultivo e sono altri membri dell'amministrazione a scegliere se attuare o meno i tagli da lui suggeriti.Poi ha definito false le recenti indiscrezioni del Wall Street Journal, secondo cui sarebbe in contatto regolare con Vladimir Putin: «Ci ho parlato una sola volta, in una videochiamata, cinque anni fa».