Mohammad bin Salman torna in Europa, incontra Emmanuel Macron e scatena la rabbia degli attivisti per i diritti umani. Il principe ereditario saudita è atterrato mercoledì all'aeroporto parigino di Orly. Lì è stato accolto dal ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire. Poi ieri sera ha incontrato Emmanuel Macron che lo ha ricevuto per una «cena di lavoro» alle 20 e 30 al palazzo dell'Eliseo. Il vertice con il presidente francese a Parigi fa parte di un mini tour europeo del principe, cominciato in Grecia. Questa è la prima visita in Europa di bin Salman dall'assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
L'incontro è stato subito criticato dagli attivisti impegnati per la difesa dei diritti umani. Che lo vedono come un ulteriore passo verso la «riabilitazione» internazionale di «Mbs», accusato dell'omicidio, dopo la recente visita in Arabia Saudita del presidente americano Joe Biden. Macron è in difficoltà anche sul fronte interno. Con le elezioni legislative di giugno scorso è infatti diventato a tutti gli effetti un'anatra zoppa. La sua coalizione ha perso la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale e il governo guidato da Elisabeth Borne deve cercare quotidianamente compromessi con l'opposizione, in particolare con i Républicains e i partiti di sinistra.
Una forte indignazione è stata espressa dalla fidanzata turca di Khashoggi: «Sono scandalizzata per il fatto che Macron riceva con tutti gli onori il carnefice del mio fidanzato» ha affermato Hatice Cengiz. Secondo un'inchiesta turca e della Cia, Mbs avrebbe avuto un ruolo nell'omicidio del giornalista a Istanbul nel 2018. La visita di bin Salman sta suscitando anche vivaci polemiche nel mondo politico francese. L'ex candidato ecologista alle presidenziali, Yannick Jadot, ha tuonato: «Che cosa ci sarà nel menù della cena tra Emmanuel Macron e Mbs? Il corpo smembrato del giornalista Khashoggi? Il caos climatico? La pace e i diritti umani? No! Petrolio e armi! Esattamente il contrario di ciò che bisogna fare».
Poi sono arrivate le critiche da organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International. «Sono profondamente turbata dalla visita, per ciò che questo significa per il nostro mondo e per Jamal (Khashoggi) e persone come lui», ha detto la segretaria generale di Amnesty, Agnès Callamard, descrivendo il principe ereditario come un uomo che «non tollera il dissenso».
Fonti dell'Eliseo però hanno fatto trapelare che Macron solleverà la questione dei diritti umani. Ma la discussione dovrebbe essere incentrata soprattutto sull'approvvigionamento energetico e sul programma nucleare iraniano. La Francia e altri paesi europei stanno cercando di diversificare le loro fonti di energia in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
Macron considera il regno vitale per aiutare a stringere un accordo di pace a livello regionale con l'Iran e anche come alleato nella lotta contro i militanti estremisti dal Medio Oriente all'Africa occidentale. Poi non bisogna dimenticare che la Francia è anche uno dei principali fornitori di armi di Riad.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.