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"Nel pomeriggio...". Ora la palla è in mano a Mattarella

Nel pomeriggio sono attese comunicazioni del Quirinale sulle decisioni che prenderà il presidente della Repubblica. Dal comunicato all'incarico: cosa può accadere

"Nel pomeriggio...". Ora la palla è in mano a Mattarella

Adesso è tutto nelle mani di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica, dopo aver tenuto le consultazioni nella giornata di ieri con le opposizioni e questa mattina con la maggioranza, farà ordine sugli elementi raccolti e prenderà una decisione. Il capo dello Stato si concederà una pausa di riflessione e nel pomeriggio dovrebbe partorire una decisione ufficiale in vista della formazione del prossimo governo guidato dal centrodestra.

Dal comunicato all'incarico

Proprio nel pomeriggio sono attese comunicazioni da parte del Quirinale in relazione a quelle che saranno le determinazioni del presidente Mattarella alla luce delle consultazioni. Salvo colpi di scena, il capo dello Stato dovrebbe conferire l'incarico a Giorgia Meloni per dare vita al nuovo esecutivo. Il centrodestra, che si è presentato unito al Colle, ha espresso la propria linea in questa direzione.

L'iter si preannuncia breve. Nel pomeriggio di oggi dovrebbe essere diffusa una nota dall'ufficio stampa del Colle in cui si comunica che il capo dello Stato ha convocato al Quirinale la personalità a cui intende dare l'incarico per formare il governo. A quel punto (si presume Giorgia Meloni) dovrebbe salire al Colle, avere un colloquio con il presidente Mattarella sulle principali linee programmatiche ed eventualmente sulla lista dei ministri.

L'incognita riserva

Sullo sfondo c'è l'incognita riserva: il premier incaricato può decidere se accettare con o senza riserva. Una volta che avrà sciolto la riserva, il segretario generale del Quirinale provvederà a ufficializzare il conferimento dell'incarico e subito dopo il presidente del Consiglio incaricato leggerà la lista dei ministri in diretta. L'attesa per l'incarico a Meloni potrebbe derivare anche dal fatto che attualmente Mario Draghi si trova a Bruxelles per un impegno europeo.

Uno scenario del genere si evince anche dalle parole di Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione del presidente della Repubblica, che ai giornalisti presenti in sala stampa ha parlato più volte del "pomeriggio" come eventuale finestra temporale. "Appena il presidente avrà preso una decisione ve lo faremo sapere con un congruo anticipo", ha comunque assicurato Grasso.

Dal Quirinale fanno trapelare poco o nulla. Ma fonti parlamentari hanno riferito all'Ansa che con tutta probabilità ciò non dovrebbe avvenire fino alla conclusione del Consiglio europeo di Bruxelles dove Mario Draghi è impegnato a rappresentare il nostro Paese.

Si tratterebbe dunque di una cortesia istituzionale da parte del Colle, che potrebbe voler attendere il suo rientro in Italia per conferire il mandato al nuovo premier.

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