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La neve chiude le strade del Nord in "arancione"

Proteste per gli spazzaneve arrivati in ritardo. Scontro a Milano tra Salvini e il sindaco Sala

La neve chiude le strade del Nord in "arancione"

Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli e anche le coste della Liguria (oltre all'entroterra) si sono svegliate ieri sotto la neve. Nel giorno in cui l'Italia tornava «arancione», con i divieti anti Covid allentati, il nord ha dovuto subire blocchi e disagi. A Milano venti centimetri di neve hanno mandato la città nel caos, sui social si sono scatenate proteste contro il Comune e un acceso scontro tra il segretario della Lega Matteo Salvini e il sindaco Beppe Sala. Due camion di traverso, cinquanta alberi caduti, parchi chiusi per evitare incidenti. Due alberi sono collassati sulla stessa strada, via raffaele Sanzio, a due ore di distanza provocando una catena di incidenti che per miracolo non sono stati gravi: la prima pianta ha tranciato i cavi aerei del tram, la secondo ha colpito la piattaforma su cui stavano lavorando gli operai per sistemare il guasto, poi il palo «reggifilo» del traliccio ha colpito una donna di 49 anni, trasportata al pronto soccorso con un trauma cranico, ma poteva finire peggio. Interventi a raffica di polizia, 118 e vigili del fuoco per soccorrere anziani scivolati o per mettere in sicurezza cornicioni e luminarie pericolanti. Proteste per le strade spazzate in ritardo da piazzale Loreto, zona nord della città, a viale Umbria a sud. Divelti anche i dehor dei locali nello storico quartiere Brera. In via Monte Grappa un uomo è stato colpito da infarto mentre spalava la neve sul marciapiede, rianimato sul posto è stato trasportato in codice rosso all'ospedal. Ci sono stati altri due casi nel Milanese, a Cernusco sul Naviglio (il più grave) e a Biassono. L'Azienda regionale emergenza e urgenza (Areu) lancia un appello: «Non spalate neve se siete cardiopatici. Il freddo già di per sé restringe i vasi sanguigni. Se si abbina a questo sforzo quello dello spalare, con maggior richiesta di ossigeno, il cuore può andare in tilt».

Le nevicate a bassa quota che hanno colpito le regioni centro-settentrionali hanno creato problemi al traffico, soprattutto commerciale. In Liguria è scattato il «codice rosso» con divieto di circolazione per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate su A6 (tra Ceva e Savona), A7 sull'intera arteria autostradale e A10 dal confine in direzione Italia. In Lombardia codice rosso in A4 tra Milano e Bergamo e difficoltà di circolazione a causa dei veicoli leggeri incolonnati a diverse uscite verso la viabilità ordinaria. Gravi difficoltà di circolazione anche sulla A1 tra Parma e Fidenza. Forti rallentamenti sulla A1 all'altezza di Piacenza, a causa di un mezzo pesante «intraversato». Disagi anche sulle statali in Piemonte e Veneto. E la concessionaria regionale Veneto Strade ha chiuso tre passi dolomitici per rischio valanghe (Valparola, Fedaia e Giau). Flash da «zona bianca». A Parma per liberare le strade sono entrati in azione anche i trattori. A Treviso i vigili del fuoco hanno dovuto alleggerire le tende dei centri Covid che rischiavano di crollare.

A Bergamo si è gustata una funicolare con 10 a bordo. E a Roma pioggia e vento forte hanno fatto volare fioriere e sedie dei bar. Un 61enne ferito dal crollo di un albero. Soccorse con jeep e gommone a Ostia 10 persone bloccate in casa per il nubifragio.

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