Coronavirus

"Niente mascherine ai seggi". La Lega studia il ricorso al Tar

Salvini contro l'obbligo: "Una fesseria, via anche alla maturità". E la virologa Gismondo: "Misura assurda"

"Niente mascherine ai seggi". La Lega studia il ricorso al Tar

La Lega ha annunciato un ricorso al Tar sull'obbligo di mascherine che sono state imposte per gli appuntamenti elettorali del prossimo 12 giugno e per gli esami di Maturità. Le misure anti-Covid, che sul piano politico interessano il referendum sulla Giustizia e le elezioni amministrative, sono state ufficializzate attraverso una circolare firmata dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Matteo Salvini ha subito stroncato le disposizioni volute dai due capi di Dicastero, soffermandosi sulle urne ma estendendo il ragionamento pure al settore scolastico. Il leader del Carroccio ha ribadito la sua ferma contrarietà a Skuola.net: «È un'enorme fesseria che ci siano mascherine per bimbi e insegnanti, penso che non ci sia nessun criterio scientifico, con 30 gradi, per costringere insegnanti e studenti al bavaglio, anzi fa male. Noi ha proseguito l'ex ministro dell'Interno - facciamo ricorso come Lega al Tar, quantomeno per la Maturità e anche per le elezioni di domenica prossima, perché se dimentichi la mascherina al seggio ti rimandano a casa. In classe e al seggio ha osservato - mi pare una perversione ideologica». Il vertice del Carroccio ha poi ricordato la centralità dell'appuntamento referendario: «Non scegliere, stare a casa, far scegliere gli altri, è una sconfitta».

Il parlamentare Claudio Borghi ha motivato la mossa del ricorso che, riguardando la materia elettorale, non può che avere carattere d'urgenza: «Stiamo predisponendo ricorso al Tar. Unico modo perché il Parlamento non prevede aula questa settimana», ha cinguettato. Se il deputato leghista ha deciso di usare l'hashtag #Nobavaglioalvoto, un altro onorevole della formazione politica guidata da Salvini, ossia Jacopo Morrone, ha lasciato intendere come l'appuntamento referendario debba vedersela pure con forme d'ostruzionismo: «Per boicottare il referendum sulla giustizia non ci si ferma di fronte a nulla. Prima il voto relegato a un solo giorno, una domenica estiva, poi il silenzio tombale di media e di aree politiche interessate a seppellire referendum e riforma del sistema giustizia. Ma non bastava». E ancora: «Per scoraggiare il voto si è aggiunto l'obbligo della mascherina ai seggi. Ormai si è liberi di andare ovunque senza, ma non a votare. Si sarebbe potuto lasciare la libertà di scelta se indossarla o meno, ma così sarebbe stato più difficile ostacolare il voto. Come non vedere un largo fronte che punta a far fallire il referendum?», si è domandato Morrone.

Gli italiani che decideranno di recarsi alle urne dovranno a meno di sorprese derivanti dal ricorso della Lega - indossare le mascherine, ma il dibattito scientifico non concorda all'unisono con Speranza e con la Lamorgese. Mariarita Gismondo, che è la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, non ha dubbi: «Alle urne in mascherina? È una misura che non ha alcun nessun senso ha premesso - Se stiamo senza mascherina al ristorante, non si capisce perché per andare a votare dovremo mettercela».

Poi, sull'obbligo di mascherine per le urne, è arrivato pure il commento folcloristico della pasionaria No Vax Francesca Donato: «Mi auguro che questa cosa non venga presa sul serio, è ridicola, tra un po' ci diranno che è obbligatorio girare con le mutande in testa».

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