"Con noi niente patrimoniale. Fico e De Luca? Commedianti"

Meloni con Tajani e Salvini all'evento di Cirielli, candidato presidente in Campania. "Centrodestra alternativa possibile alla politica di incoerenza e fritture di pesce"

"Con noi niente patrimoniale. Fico e De Luca? Commedianti"
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Un'ora prima dell'inizio dell'evento i 7mila posti del Palapartenope di Napoli sono esauriti. Almeno tremila restano fuori. Non c'è traccia di centri sociali e delle solite proteste della sinistra radicale. La polizia per motivi di sicurezza chiude gli ingressi. Napoli è in tilt, traffico e parcheggi full, per l'arrivo di Giorgia Meloni e dei leader del centrodestra Maurizio Lupi, Antonio Tajani e Matteo Salvini, per la manifestazione elettorale a sostegno di Edmondo Cirielli, candidato governatore della Campania. Il centrodestra sogna (e vede) il ribaltone. I sondaggi certificano un costante recupero. Meloni ci crede: "Andate in tutte le piazze e raccontate che c'è un'alternativa alle fritture di pesce e all'incoerenza di Fico". Alle 18 si parte. Bandiere e cori per Cirielli. Apre Gianfranco Rotondi, chiude Giorgia Meloni. Nel mezzo, gli altri leader Tajani e Salvini. Standing ovation per Meloni che ricorda un precedente di buon auspicio: "Nel 2022 decidemmo di chiudere la campagna elettorale a Napoli, decidendo di scommettere sulle potenzialità del Sud, sulla capacità di dimostrare il proprio valore. Lo facemmo in un luogo simbolo, Bagnoli, un monumento del fallimento della sinistra". La premier ricorda: "Dopo tre anni posso dire che abbiamo mantenuto gli impegni". E qui elenca i successi: "La Zes ha generato un giro d'affari di 27 miliardi di euro, il Pil è cresciuto più della media nazionale, l'occupazione è cresciuta, l'America's cup, il modello Caivano". Meloni rivendica la scelta di Cirielli: "Un amico, un militante coerente, un rompiscatole quando deve difendere la propria terra". La leader Fdi non rinuncia allo scontro con De Luca: "Mentre faceva gli show su Facebook, la Campania diventava fanalino di coda nella spesa dei fondi". E poi l'affondo: "Da De Luca gioco delle tre carte sulle liste d'attesa". Il meglio lo riserva alla coppia De Luca-Fico: "Sono da commedia napoletana, ma credo che la commedia sia più nobile. Noi siamo fieri di essere l'alternativa a loro" arringa la platea. Alla sinistra la Meloni riserva la frecciata sulla patrimoniale: "Fino a quando ci saremo noi, nessuna ricetta tardo comunista". Mette sul tavolo tutte le riforme: Sulla giustizia votate al referendum guardando al merito delle norme, noi rimarremo in campo fino al 2027. Con il sì giustizia migliorerà". Il candidato Cirielli parla prima dei leader, avverte il peso del rush finale: "La partita inizia oggi. De Luca è ormai il passato, c'è voglia di cambiamento in Campania". Poi si sofferma sul programma: "Firmo un patto con i campani su sanità, trasporti e assistenza sociale". Lupi sprona la platea e incoraggia Cirielli: "Sono i codardi scendono in campo sapendo l'esito, i leoni scendono sul campo di battaglia". Salvini conferma il trend dei sondaggi: "In Campania partita aperta, si può vincere. Nei prossimi dieci giorni ci giochiamo i prossimi 10 anni". Il leader della Lega snocciola poi i dati: "2, 6 miliardi di cantieri aperti in Campania da questo governo". Poi la frecciatina allo sfidante Roberto Fico: "Non esiste la barca di cittadinanza, se Fico vuole tenersi la barca paga ciò che pagano tutti i cittadini". Bordate anche al capo della Cgil: "Landini uno scioperante di professione" attacca Salvini. In chiusura del suo intervento Salvini cita il caso del campo rom di Giugliano (provincia di Napoli): "Cirielli lo chiuderà nel primo mese di mandato".

Tajani vede la vittoria: Ringrazio Edmondo per quello che ha fatto alla Farnesina, Cirielli rinuncia alla sua carriera politica per servire la sua terra". E poi il ricordo di Silvio che infiamma la platea. Tajani spinge sull'elettorato moderato: "Chi in passato ha votato De Mita, Craxi, Gargani non può votare oggi Fico".

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