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Nomine, governo alle prese col nodo Enel. Brunetta verso la presidenza del Cnel

La Lega spinge per avere maggior peso e punta al colosso elettrico. Il Tesoro segue il criterio del profilo internazionale dei manager

Nomine, governo alle prese col nodo Enel. Brunetta verso la presidenza del Cnel

Dopo la presentazione della lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena (con la conferma dell'ad Luigi Lovaglio e la nomina a presidente di Nicola Maione), per il Tesoro la settimana che si apre è quella che porterà alla definizione del nuovo cda di Enav. La scelta effettuata dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (nel tondo a sinistra) è quella di procedere in base ai termini di legge per le società quotate: dunque entro lunedì prossimo occorrerà definire il nuovo cda dell'ente di assistenza al volo. Il premier Giorgia Meloni intende insediare una donna come Ceo in una delle spa di Stato e, visto il clima politico, la rentrée di Roberta Neri come ad di Enav potrebbe rappresentare una soluzione, anche se la manager è una delle «papabili», insieme a Giuseppina Di Foggia, per sostituire Stefano Donnarumma alla guida di Terna. Sempre forte per quel ruolo anche la candidatura di Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità portuale di Palermo.

Poi, per la prima metà di aprile, sarà la volta delle grandi partecipate le cui assemblee sono convocate tra l'8 e il 15 maggio. Negli ultimi giorni ha fatto scalpore l'indiscrezione del Foglio sulla proposta della Lega di nominare alla presidenza di Eni, accanto al confermatissimo Claudio Descalzi come ad, Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare leghista ed ex dirigente del Cane a sei zampe ma inviso alle élite per le sue posizioni euroscettiche. Ecco perché per quel ruolo circola anche il nome del direttore del Dis, Elisabetta Belloni, dirigente di standing internazionale e con un lungo trascorso alla Farnesina. Belloni potrebbe ricoprire anche il ruolo di ad di Leonardo, ma proprio la sua attuale posizione al coordinamento dei servizi di intelligence sconsiglierebbe cambi in corso in una fase geopolitica così delicata. Ecco perché l'ipotesi della soluzione interna come quella di Lorenzo Mariani, ad della controllata Mbda Italia.

Più complessa la partita per l'avvicendamento di Francesco Starace al vertice dell'Enel. Nell'elenco dei candidati che comprende Stefano Donnarumma e Paolo Gallo (ad Italgas) è entrato anche Luigi Ferraris, ad delle Ferrovie con un passato da direttore finanziario proprio in Enel. Conoscendo la società e avendo una un'ottima reputazione internazionale, sarebbe una figura adatta all'incarico. Tuttavia, conta molto anche il fattore politico in quanto la Lega già da tempo reclama una propria visibilità a livello manageriale e un trade-off con Fs, il cui controllo spetta proprio al dicastero guidato da Salvini, potrebbe rappresentare un buon compromesso. Anche perché incomprensioni nelle procedure di selezione potrebbero determinare esiti imprevisti rispetto agli obiettivi iniziali tra i quali figurerebbe anche la conferma di Matteo Del Fante come ad delle Poste.

Intanto il governo sarebbe prossimo a nominare come nuovo presidente del Cnel l'ex ministro della Pa, Renato Brunetta (nel tondo a destra) al posto di Tiziano Treu, il cui mandato è scaduto nel maggio dell'anno scorso. La nomina dovrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri di domani. Brunetta, così come Treu, sarebbe un presidente a titolo gratuito, essendo pensionato e, in base alla legge Madia, non può percepire un emolumento.

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