Stop all'isolamento per i malati di Covid. Con il provvedimento viene definitivamente messa la parola fine alla pandemia. E cancellato il decreto del 2021 che obbligava a stare a casa dopo un tampone positivo. Si potrà, quindi, uscire da casa anche con il virus. «L'andamento epidemiologico e la disponibilità dei vaccini non rendono più necessaria questa misura che negli ultimi tempi è stata in parte disattesa», ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. L'ultima circolare ministeriale in merito, successiva alla legge, fissava in 5 giorni l'obbligo di isolamento, a partire dal tampone positivo o dall'insorgere dei sintomi. Cessa anche l'autosorveglianza per i contatti di persone positive, che prevedeva «l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti». Si elimina anche l'indicazione per Regioni e Province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi a ministero e Iss.
Pene più severe contro i piromani. Dopo l'allarme roghi e gli incendi che hanno devastato Sicilia e Sardegna, arrivano le modifiche all'articolo 423-bis, che disciplina il reato di incendio boschivo. L'inasprimento è stato concordato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e quello della Giustizia Carlo Nordio.
Aumenta la pena minima per chi causa un incendio: da quattro si passa a sei anni di reclusione. Se l'incendio è di natura colposa, il minimo di pena si alza da uno a due anni. Il testo prevede poi un aumento di pena «da un terzo alla metà» se l'incendio «è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri».
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