[NOTE][/NOTE]Altri sbarchi, i prefetti ora chiedono le case ai privati

Ancora sbarchi. Sembra un bollettino di guerra. Oltre 1500 gli immigrati soccorsi in mare in più operazioni dalle unità in forza a Triton, e il numero dei morti, oltre 1700 da inizio anno, scotta ancora. La macchina dell'accoglienza è messa senza sosta a dura prova. Tutto lo Stivale deve farci i conti. Ieri nuovi arrivi ad Augusta, Lampedusa, Pozzallo, Porto Empedocle. A Salerno sono sbarcati 540 profughi, tra cui un neonato. C'erano una ragazza in procinto di partorire, donne incinte e pure un centinaio di persone affette da scabbia. Queste ultime sono state sistemate in un tendone a parte. Un gruppo rimarrà in Campania, altri immigrati saranno trasferiti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Calabria.

Si cerca di garantire il turn over tra chi è ospite nelle strutture di prima accoglienza da qualche giorno (anche meno) e chi ha appena messo piede in banchina. I centri scoppiano e, in previsione di nuovi arrivi, si cercano posti. Il prefetto di Venezia si è rivolto a enti privati in grado di mettere a disposizione, dietro convenzioni, edifici, appartamenti, ambienti da adibire a sistemazione provvisoria dei migranti. Ai sindaci «l'invito a collaborare nella ricerca o, quanto meno, a non ostacolarla». Il presidente della Regione Veneto Zaia lancia un allarme: «Lasciate stare le località turistiche perché, in piena fase di prenotazioni per l'estate, alla beffa si aggiungerebbe il danno».

Ma intanto la Sicilia con le sue città turistiche accoglie il 21% di immigrati, e un po' tutte le regioni stanno facendo posto. Nell'isola la Croce rossa ha messo a disposizione un numero telefonico per i familiari dei migranti che erano a bordo del barcone capovoltosi sabato, determinando la più grande strage del Mediterraneo. I due scafisti, il comandante tunisino di 27 anni, e il suo braccio destro, un siriano di 25 anni, inchiodati dalle testimonianze dei superstiti, hanno incontrato ieri per la prima volta il loro legale. Si sono detti sorpresi dell'accusa. Il comandante deve rispondere di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e si è aggiunto il sequestro di persona aggravato dalla presenza di minori. L'assistente di bordo è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La Procura di Catania sta sentendo i superstiti, alcuni dei quali hanno raccontato di tre collisioni del peschereccio, lasciato in balia di nessuno dai timonieri (forse uno sotto effetto di alcol e droga) contro il mercantile giunto in soccorso. Gli incidenti probatori davanti al Gip si terranno domattina. La Procura ha inviato ieri al Gip la richiesta di convalida dei fermi. Entro 48 ore si provvederà all'interrogatorio di garanzia e alla valutazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Centri di accoglienza e città sotto pressione. Un nigeriano di 35 anni che attende da un anno il permesso di soggiorno ha minacciato e rinchiuso in una stanza il responsabile della struttura Sprar di Borgetto (Palermo). I carabinieri della locale Compagnia lo hanno arrestato per sequestro di persona e minacce.

Due immigrati sono stati arrestati dalla Mobile di Agrigento in quanto già gravati da decreto di espulsione. C'è trambusto. Ma «Frontex se ne sta in Polonia. È una vergogna - ha detto il presidente della Regione siciliana, Crocetta -. È l'esempio del distacco dell'euroburocrazia rispetto al problema dell'immigrazione».

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