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Nuovo bonus da 200 euro, dubbi sul taglio dell'Iva

C'è l'ok alle norme sulla Concorrenza, ma senza i taxi. L'Fmi vede la crescita del Pil al 3%

Nuovo bonus da 200 euro, dubbi sul taglio dell'Iva

Oltre 14 miliardi per calmierare l'inflazione con il Dl Aiuti bis e approvazione del ddl Concorrenza, con lo stralcio della norma sui taxi ma non di quella per i balneari. Governo e Parlamento, nonostante le dimissioni di Mario Draghi, non sono fermi. Anche perché l'Italia non può permetterselo, almeno da quanto traspare dalle stime del Fondo monetario internazionale: il nostro Paese, infatti, quest'anno avrà una crescita più alta (+3%, rispetto al +2,3% prospettato ad aprile). Ma avrà un brusco rallentamento nel 2023, quando crescerà dello 0,7% (un punto percentuale in meno) proprio a causa del caro energia. Per questo motivo, l'Fmi auspica che l'Italia continui ad attuare le riforme previste dal Pnrr.

Tornando però a Roma, la giornata è iniziata con l'attesa relazione del premier Draghi e del ministro dell'Economia, Daniele Franco, che avrebbe dovuto quantificare le risorse a disposizione per il Dl Aiuti bis. Ebbene, grazie alle maggiori entrate spinte soprattutto dal gettito Iva, lo Stato ha avuto un indebitamento inferiore alle attese di circa 14,3 miliardi, che saranno dirottati con l'ok del Parlamento a finanziare le misure contro l'inflazione. Franco ha specificato che, «nonostante l'evolversi della situazione internazionale, si evince un sostanziale miglioramento del Quadro tendenziale di finanza pubblica» che porterà a un deficit inferiore di 0,8 punti di Pil rispetto a quanto previsto nel Def (-5,6%).

Ora si tratterà di capire come distribuire il tesoretto: molto probabile che si andrà verso un nuovo bonus da 200 euro per i redditi fino a 35mila euro. In salita, invece, la strada verso l'abbattimento dell'Iva, perché più complesso da mettere in pista e anche per paura che il mercato finisca per bruciare il taglio non adeguando i prezzi di pari passo.

Ieri, intanto, l'Aula della Camera ha approvato con 345 voti favorevoli e 41 contrari la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 (ora dovrà però essere approvata, in terza lettura, al Senato). Lo ha fatto con alcune modifiche, come lo stralcio della norma sulla disciplina del servizio taxi e ncc. All'interno, norme su concessione per la distribuzione del gas e le centrali idroelettriche, l'Rc auto e la posa della fibra ottica.

Alla fine sono rimaste le disposizioni sulle concessioni balneari: la legge prevede che quelle attuali avranno efficacia fino al 31 dicembre 2023. Ma in presenza di ragioni che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2023 l'autorità competente può rinviare la scadenza al 31 dicembre 2024. Previsti indennizzi per il concessionario uscente, che dovranno essere pagati dal concessionario entrante secondo le indicazioni del governo.

Arriveranno gare pubbliche anche per l'assegnazione di aree demaniali nei porti (con l'obiettivo, tra gli altri, di limitare il cumulo di attività sulle banchine).

Una volta approvato definitivamente, il testo avrà bisogno entro l'anno dei decreti attuativi per essere in linea con le indicazioni del Piano di ripresa e resilienza.

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