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Nuovo video choc dell'aggressione a Salvini: "Vedrai il sangue, io ti maledico"

È stato diffuso un nuovo video dell'aggressione a Matteo Salvini in cui si sentono con chiarezza le minacce della donna rivolte al leader della Lega, che smorza le polemiche

Nuovo video choc dell'aggressione a Salvini: "Vedrai il sangue, io ti maledico"

C'è un nuovo video sull'aggressione di Matteo Salvini a Pontassieve e riprende i momenti successivi, quando la donna è stata prelevata dagli uomini di sicurezza e portata lontana dal leader della Lega. A pubblicarlo è lo stesso Salvini sui suoi profili social, dove senza alimentare ulteriormente il clima teso che sta caratterizzando questa campagna elettorale, smorza i toni e ringrazia quanti, in questi giorni, gli hanno dimostrato solidarietà in varie forme.

"Alle maledizioni e alle minacce di questa “signora” rispondo con il sorriso e con il lavoro, ringraziando tutti per l’affetto e per i 100 Santi Rosari che mi avete mandato in dono da tutta Italia. L’amore vince sempre", scrive Matteo Salvini condividendo la breve clip sui suoi profili social. Da questo nuovo video si sentono meglio le parole della donna, che anche quando viene allontanata da Matteo Salvini continua a inveire contro di lui. Fino a questo momento, infatti, si erano potute ascoltare distintamente solo le frasi che gli ha rivolto quando l'ha afferrato per la camicia, strattonandolo e strappandogli così i rosari che portava al collo.

Il filmato pubblicato da Matteo Salvini dura meno di 20 secondi e si vede la signora che si dimena mentre uno degli uomini della sicurezza cerca di calmarla e di portarla lontano. Lei si aggrappa anche alla camicia dell'agente, cercando di divincolarsi inutilmente. "Vedrai il sangue", ripete più volte la donna all'indirizzo del leader della Lega, prima di urlare, nuovamente e per altre due volte la stessa frase gridata in faccia a Matteo Salvini: "Io ti maledico". La donna è stata portata via dagli uomini della sicurezza e il giorno successivo ai fatti ha preferito non parlare con la stampa, chiudendosi nel silenzio senza commentare quanto era successo a Pontassieve.

Laureata, ben inserita nel contesto sociale della cittadina toscana, la donna di origine congolese opera come volontaria nell'ambito del progetto ‘La scuola, l’ambiente e la comunicazione istituzionale’ del Servizio Civile Universale. Il suo gesto è stato l'apice di un clima di intolleranza che aveva anticipato l'arrivo di Salvini a Pontassieve, il cui primo cittadino pochi giorni prima dell'intervento del leader della Lega aveva condiviso un post in cui veniva definito "ospite non gradito".

Inoltre, la Lega era stata costretta a cambiare ristorante in cui pranzare, perché quello che era stato scelto e che aveva fornito la sua disponibilità aveva subito pressioni.

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