Come ha insegnato il Qe americano, una maggiore disponibilità di liquidità sui mercati agevola le transazioni finanziarie e, di riflesso, le quotazioni azionarie. Sui listini europei, peraltro, potrebbero delinearsi anche gli effetti benefici di altri tre fattori: la svalutazione dell'euro (a favore dell'export), il forte calo del prezzo del petrolio e la importante rivalutazione del franco svizzero (con relativo incremento delle esportazioni verso Zurigo). Ne deriva che gli investitori dovrebbero privilegiare i settori europei a più elevato export (moda, lusso, auto), quelli industriali, i ciclici (come i media): settori che attualmente (come peraltro l'intero mercato azionario area) distano ancora molto dai valori massimi pre crisi 2007. Anche il settore del risparmio gestito italiano (Azimut, Banca Generali, Mediolanum, Fineco e Anima) potrebbe beneficiare del clima costruttivo sui mercati generato dalle mosse della Bce.
Infatti l'annuncio di Draghi garantisce per un prolungato periodo di tempo tassi di interesse ai minimi per i titoli di Stato: le famiglie italiane continueranno sempre di più quindi a richiedere strumenti di investimento alternativi ai Bot e ai Btp. Anche il settore finanziario potrebbe fornire significativi extra rendimenti se il sentiment di mercato volgesse al bello stabile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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