«Tra occupazioni e rivolte Roma sta per esplodere E Marino non se ne accorge»

RomaLe tasse più alte d'Italia. Le periferie in fiamme. I trasporti a singhiozzo. Un sindaco improponibile. Roma brucia ma i pompieri non arrivano. Forse sono imbottigliati in un ingorgo. Forse non hanno i soldi per la benzina. È il disastro capitolino visto da Davide Bordoni, segretario romano di Forza Italia.

Bordoni, è la Grande Bruttezza. Un film horror. Ciak. Da dove partiamo?

«Dalle tasse. Oggi e domani celebriamo il #NoTaxDay , con una serie di iniziative per informare i cittadini soprattutto sulla tassazione della casa. Roma ha una pressione fiscale che sfiora il 70 per cento, è la città italiana in cui le tasse locali sono più alte: Imu sulla seconda casa, l'occupazione di suolo pubblico, tariffe Ama. E il salasso sulle strisce blu proprio mentre si tagliano gli autobus».

E l'economia langue.

«È il guaio più evidente. Marino in un anno e mezzo non ha fatto nulla per far ripartire l'economia romana. Eppure sbloccando alcuni progetti, come l'ex Fiera di Roma, nelle casse del Comune entrerebbero facilmente 500 o 600 milioni di oneri. Ma in consiglio comunale non arrivano mai proposte di sviluppo».

Solo colpa di Marino?

«In buona parte sì. Non è un caso se il 94 per cento dei commercianti lo boccia. Pensi alla pedonalizzazione del tridente e a quella demenziale del lungomare di Ostia d'estate. Scelte che cozzano con la vocazione turistica della città».

Lui ha una sua visione della città...

«Lui non conosce la città e si occupa solo del centro. Poi, quando finalmente visita Tor Sapienza, si accorge che a Roma esistono municipi periferici di 300mila abitanti. Pronti a scoppiare».

Questo è un ritornello. Ma succederà davvero o è soltanto allarmismo?

«La città può esplodere davvero. Basta una scelta sbagliata, un campo rom abusivo. Venga in Campidoglio, ogni giorno ci sono proteste. L'altro giorno da un lato c'erano i precari della scuola e dall'altro i lavoratori della cultura».

L'impressione è che anche il Pd sostenga Marino solo per ragion di Stato.

«Il Pd a Roma fa come i ladri di Pisa, di giorno litigano e la sera sono complici. Contesta il sindaco ma gli vota i provvedimenti. Certo, la sinistra ha paura di perdere la città. Ma deve decidere se stare con Marino o stare con i romani. E presto».

Fare opposizione dovrebbe essere come tirare un rigore a porta vuota...

«Noi siamo il gruppo di opposizione più importante. Vogliamo riaggregare il centrodestra ma anche lanciare un nuovo progetto. E occupare gli ampi spazi lasciati dai delusi da Pd e M5S».

Qui Mario Borghezio è superattivo. Non è che la Lega conquista anche Roma ladrona?

«Guardi, se la Lega fa discorsi legati alla sicurezza collaboriamo volentieri. Se dialoga con Casa Pound no, non possiamo proprio».

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