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Ora Bruxelles indaga sulle interferenze russe. "Soldi agli eurodeputati per influenzare il voto"

Dopo i servizi segreti di Praga, anche il governo belga denuncia la Russia di influenzare le elezioni europee in diversi Paesi dell'Ue

Ora Bruxelles indaga sulle interferenze russe. "Soldi agli eurodeputati per influenzare il voto"

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Dopo i servizi segreti di Praga, anche il governo belga denuncia la Russia di influenzare le elezioni europee in diversi Paesi dell'Ue. «È venuto alla luce che Mosca si è avvicinata agli eurodeputati e ha pagato la loro campagna elettorale per promuovere la sua propaganda», rivela il premier Alexander De Croo. Secondo il primo ministro belga è in corso una stretta collaborazione tra i servizi segreti di Bruxelles e quelli cechi per distruggere la rete di propaganda allestita dal Cremlino.

Ad aprire il vaso di pandora era stato giovedì il Security information service (Bis) della Repubblica Ceca, che aveva riferito al quotidiano DenikN come alcuni politici europei di Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi e Polonia, così come il partito tedesco di estrema destra Alternative fur Deutschland, fossero a libro paga di Mosca. Le attività di questa rete di influenza russa sarebbero ben documentate in un dossier di oltre 300 pagine e avrebbero una portata internazionale.

Nei giorni scorsi il governo di Praga ha imposto sanzioni contro il sito web russo Voice of Europe, con sede nella capitale ceca, così come nei confronti dei politici Viktor Medvedchuk e Artyom Marchevsky per aver diffuso la propaganda russa nell'Ue. Medvedchuk è un oligarca ed ex parlamentare ucraino accusato di alto tradimento da Kiev, estradato in Russia nel 2022 nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Considerato un amico intimo di Putin, è stato inserito nella lista delle sanzioni anche da Praga. Marchevsky gestiva invece il portale di notizie sotto le istruzioni di Medvedchuk. Le sanzioni includono il congelamento dei loro beni.

Il primo ministro ceco Peter Fiala ha ribadito che «la propaganda russa mira a influenzare il voto europeo di giugno». Il collega del dicastero degli Esteri Jan Lipavsky rincara la dose: «Voice of Europe fa parte di un'operazione di influenza russa volta a mettere in discussione l'integrità territoriale, la sovranità e la libertà dell'Ucraina e a sostenere finanziariamente alcuni politici europei». Questa rete, finanziata da Mosca, è sul punto di essere smantellata dagli 007 di Praga che l'hanno definita «una delle più grandi operazioni di influenza russa degli ultimi anni».

Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola, spiegando di essere a conoscenza della questione, e definendo la testata Voice of Europe «veicolo dell'attività di disinformazione russa»: «L'Eurocamera sta esaminando la veridicità delle accuse e prenderà tutti i provvedimenti del caso».

Vale la pena ricordare che l'8 febbraio scorso proprio l'Eurocamera aveva lanciato un allarme contro le ingerenze russe e l'uso di narrazioni specifiche fornite ai partiti di estrema destra in tutta l'Ue per minare il sostegno all'Ucraina, attraverso una piattaforma conosciuta in codice come «Portal Kombat».

Soldi e narrazione possono cambiare le sorti del voto previsto tra il 6 e il 9 giugno? Di sicuro c'è che la propaganda di Mosca, solo nell'ultimo anno ha raggiunto un pubblico aggregato di almeno 165 milioni di persone in Europa (un quarto circa dei residenti), generando almeno 16 miliardi di visualizzazioni.

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