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Ora dentro il M5S prevale la linea dei "governisti"

Il M5S attende risposte chiare sui 9 punti della famosa lettera, ma sembra prevalere la linea "governista" di chi vuole ricomporre la spaccatura tra Conte e Draghi

Ora dentro il M5S prevale la linea dei "governisti"

''Risposte chiare sui temi che abbiamo posto''. Ora, dentro il M5S, sembra prevalere la linea "governista" che vuole ricomporre la spaccatura tra il leader Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi.

I Cinquestelle, secondo quanto apprende l'Adnkronos sulla base di quanto trapelato dal consiglio nazionale pentastellato, sono in attesa di avere risposte concrete sui nove punti programmatici contenuti nella famosa lettera presentata la scorsa settimana al premier Mario Draghi. Tra circa un'ora avrà inizia l'assemblea congiunta dei parlamentari grillini. Conte vedrà i deputati e i senatori M5S insieme ai quali analizzerà l'attuale situazione politica.

Intanto Rocco Casalino si è difeso dall'accusa di Repubblica di far parte, insieme alla senatrice Paola Taverna e al deputato Riccardo Ricciardi, del triumvirato che ha spinto Conte a compiere lo strappo. "Premesso che non avendo incarichi politici non seguo le riunioni del consiglio nazionale né partecipo a confronti di natura politica nei quali viene poi definita la linea politica del M5s, vorrei ribadire ancora una volta che il mio ruolo è limitato all'ambito comunicativo", scrive l'ex gieffino in una nota. "Questa macchina del fango che viene azionata a giorni alterni nei miei confronti (e solo e unicamente con me perché nei riguardi di altri addetti alla comunicazione di altre forze politiche non si è mai fatto) rappresenta una tecnica vergognosa perché danneggia ingiustamente la mia professionalità al solo scopo di sporcare l'immagine del movimento" aggiunge l'ex portavoce di Palazzo Chigi.

Enrico Letta, invece, dal congresso del Partito Socialista Italiano, ha lanciato un appello alle varie forze politiche della maggioranza perché il cammino del governo Draghi "non si interrompa e venga rilanciato a partire da mercoledì con un nuovo voto di fiducia che stabilisca un percorso di 9 mesi importante per completare tutte le riforme". E, confermando quanto già anticipato ieri da ilGiornale.it sulla volontà del Pd di mantenere a tutti i costi il M5S dentro il governo, ha aggiunto: "Questo è l'impegno che noi stiamo mettendo da qui a mercoledì. Non si interrompa questo lavoro importante per il Paese e per l'Europa, il lavoro del Governo Draghi che ci vede convintamente impegnati.

Sono sicuro ci siano le condizioni per continuarlo".

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