La mazzata è stata forte, anzi fortissima. La traumatica eliminazione dell'Italia dal Mondiale non è roba da semplice bernoccolo, ma da ferita profonda. Che lascia il segno. Se poi, a questa cicatrice calcistica, si aggiunge lo sfregio di un'accusa per molestie sessuali, ecco che il «quadro clinico» di Carlo Tavecchio, 74 anni, rischia di precipitare.
Una fonte del Giornale, molto vicina all'ormai ex presidente della Figc, appare assai preoccupata: «Dal giorno in cui gli Azzurri hanno perso a San Siro contro la Svezia, è caduto in depressione. Mangia e dorme pochissimo. Ha spesso crisi di pianto».
Uno stato di angoscia che contrasta con la grinta battagliera sfoggiata durante la conferenza stampa d'addio, quando - tenendo fede al suo curriculum da provetto gaffeur - ha sfoderato battute degne dell'ormai mitico «Noi, invece, diciamo che Optì Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio».
Già, la Lazio, da sempre un dito nell'occhio di Tavecchio non solo per i suoi controversi rapporti col presidente Lotito, ma soprattutto perché la donna che lo accusa di averla molestata sessualmente sarebbe una stipendiata proprio dalla società biancoceleste: una signora cui ieri il quotidiano LaVerità, ha dato un nome e volto.
Secondo il giornale diretto da Maurizio Belpietro si tratterebbe di Elisabetta Cortani «massimo dirigente della compagine di serie C Ss Lazio di calcio femminile che da tempo è impegnata a contrastare la violenza contro le donne sui campi di calcio e anche fuori».Il Giornale ha chiesto ieri un commento alla Figc. Nessuna risposta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.