Ora tutti scaricano Scanzi

Tra le pagine del Fatto Quotidiano cala il silenzio sulla vicenda che ha coinvolto il collega. Il giornalista toscano appare sempre più solo e isolato

Ora tutti scaricano Scanzi

Le notizie? "Le pubblichiamo tutte". Parola di Marco Travaglio. Ma ne siamo proprio sicuri oppure quelli del Fatto Quotidiano, stavolta, si sono ben guardati dal trattare la vicenda che ha coinvolto Andrea Scanzi?

Se da un lato, Marco Travaglio, rispondendo a un lettore di sinistra imbufalito per l'articolo di Selvaggia Lucarelli sulla Boldrini, ribadisce che il suo giornale non ha alcun colore politiche e pubblica tutto, dall'altro lato stupisce sfogliare il Fatto e non trovare neppure una riga sul loro redattore toscano che fa il 'caregiver' ai suoi genitori da un hotel di Merano a Cinquestelle (casualmente, tutto torna...). Sì, in questi ultimi giorni il caso Scanzi ha tenuto banco su tutte le emittenti televisivi e sui principali quotidiani italiani, eccetto che sul Fatto. Secondo Dagospia, infatti, tutta la redazione sarebbe alquanto in imbarazzo per l'accaduto e il 'povero Scanzi' (anzi no, ricco, almeno stando a quanto ha dichiarato lui stesso in una diretta social) sembrerebbe sempre più solo. Sul Fatto non vi è stato un attacco diretto alla sua persona ma, come fa notare anche Libero, l'amministratore delegato del giornale Cinzia Monteverdi è l'autrice di un'intera paginata sulla mala gestione della vaccinazione da parte della Regione Toscana. Qui la "cosiddetta sinistra", ossia "quella che dovrebbe lavorare il più possibile per annullare le differenze sociali, è assolutamente deficitaria nel percorso dei vaccini”. E, dopo aver attaccato la giunta Giani per la scarsa vaccinazione degli over 80 con Pfizer e Moderna, arriva la note dolente per Scanzi: “Poi però c’è AstraZeneca e chi ottiene di farlo - si legge ancora sul Fatto - anche mettendosi in lista per evitare vengano buttate le dosi". Il riferimento al giornalista di Arezzo sembrerebbe lampante.

Solo pochi giorni fa il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, in qualità di segretario della commissione di Vigilanza Rai, ci spiegava che la Rai avrebbe dovuto sospendere il contratto di collaborazione che il giornalista del Fatto ha per le sue ospitate nel programma di Raitre, Cartabianca. Da ieri, attraverso Dagospia, sul web è rimbalzata la notizia secondo cui la Rai avrebbe effettivamente sospeso tale contratto, ma al momento la tivù di Stato non ha né confermato né smentito.

Oggi il deputato renziano, interpellato dal Riformista, chiede chiarezza e osserva:"Anche La7 ha avuto l’accortezza di non ospitare Scanzi questa settimana a Otto e mezzo, la Rai invece ha addirittura presentato come un modello chi salta la fila, mentre Mattarella e Draghi aspettano il loro turno come tutti gli italiani". Ancora non sappiamo effettivamente se l'ospitata di martedì scorso dalla Berlinguer è stata l'ultima per Scanzi oppure no, ma abbiamo la forte sensazione che il giornalista "più social" d'Italia sia sempre più isolato.

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