Matteo Renzi - Fuori forma. Gioca alla Playstation durante lo spoglio. Poi, dopo la doccia, vola in Afghanistan pur di non dover spiegare ai suoi come ha fatto a perdere due milioni di voti in un solo anno. Dal fronte di Kabul è rientrato senza togliersi mimetica ed elmetto, indispensabili per affrontare il Vietnam che lo attende nel Pd e in Parlamento.
Voto: 4 per l'arroganza
Matteo Salvini - La ruspa funziona e lui la sa guidare. Più che i campi rom, in Veneto spiana una signora (la Moretti), nelle altre Regioni si fa largo senza rispetto tra nemici e alleati. Al mattino si ritrova leader a sua insaputa. Si diverte come un bambino e non lo nasconde. Speriamo decida presto e con saggezza che cosa fare da grande.
Voto: 8 sulla fiducia
Angelino Alfano - Da buon panchinaro, quando entra in campo si sbatte ma l'impegno non basta: il confronto con titolari e campioni è umiliante. Al Nord non tocca palla, al Sud gioca in casa ma non è mai decisivo. Tra governo e Regioni gioca in tutte le squadre ma nel cambiare casacca fa solo casino.
Voto: senza voto (in tutti i sensi)
Raffaele Fitto - Inseguiva le orme e i sogni di gloria di Casini, Fini e Alfano. Voleva governare la Puglia, che è casa sua, ma il suo partitino arriva quinto doppiato anche da tale Antonella Laricchia (Cinquestelle). Direi: missione compiuta, ha eguagliato e persino superato i maestri in quanto a stupidità politica (cosa davvero difficile).
Voto: 10 come sfasciatutto
Silvio Berlusconi - Ha allenato la squadra del Centrodestra da casa perché squalificato. Qualche giocatore ha approfittato della lontananza e si è visto. Ma resta il fatto che ha vinto un derby infuocato, sfiorato il triplete e i suoi, nonostante tutto, restano in corsa per lo scudetto. Servono rinforzi.
Voto: 8 per impegno, nervi saldi e visione di gioco.
Giovanni Toti - Fa il miracolo. Gli avversari sottovalutano la sua capacità di fare girare palla, non lo marcano a uomo e lui, nonostante qualche chilo di sovrappeso, li frega in contropiede. Il gol è un capolavoro provato e riprovato in mesi di estenuanti allenamenti con alleati bizzarri, soci infidi e maestri ingombranti.
Voto: 10 per capacità di sopportazione e bravura
Beppe Grillo - La sua prestazione è sopravvalutata da critici e commentatori. Grande mole di gioco ma nessun gol. Sul campo si muove senza dare l'idea di dove vuole andare. I ragazzi sono motivati, è l'allenatore che non ha visione di gioco. Inconcludente.
Voto: 5 per la fortuna
Giorgia Meloni - Lavoro oscuro, lontano dai riflettori, ma utile alla squadra (Puglia a parte). La ragazza sta lentamente crescendo. Possibile che in futuro faccia parlare di sé.
Voto: 6 di incoraggiamento
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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