Palazzo Chigi sblocca 34,4 miliardi: 6 solo per la Sicilia

Passa la delibera: "Soddisfazione". Calderoli: "Meno divari al sud"

Palazzo Chigi sblocca 34,4 miliardi: 6 solo per la Sicilia
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Il totale delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del ciclo di programmazione 2021/27 - quelle che arriveranno nelle casse di Regioni e Province autonome - è di 34,2 miliardi. L'ufficialità delle delibere del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica) è arrivata nel corso della giornata di ieri. La decisione è arrivata dopo la proposta del ministro che ha la delega anche al Pnrr, cioè Raffaele Fitto, esponente di Fdi. L'ennesimo segnale di come le scelte del Cipes servano a integrare il Pnrr, al fine di disegnare in maniera coordinata l'Italia del futuro. Sul tema è intervenuta anche la premier Meloni. «Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - si legge nella nota ufficiale - , esprime soddisfazione per le determinazioni assunte oggi dal Cipess, con le quali il Governo ha deliberato a ciascuna Regione la quota delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) del ciclo di programmazione 2021-27, per un ammontare complessivo di 32,4 miliardi di euro, un contributo determinante alla crescita economica e alla riduzione dei divari territoriali». Anche Roberto Calderoli, leghista e ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, si è espresso con favore. «Via libera a oltre 32 miliardi del ciclo di programmazione 2021-27, che saranno fondamentali per finanziare iniziative per la riduzione dei divari e contribuire alla crescita economica», ha fatto presente il capo di Dicastero, membro del Carroccio. La quota più estesa sarà destinata alla Sicilia, governata dal centrodestra e dal presidente Renato Schifani. Trattasi di 6,6 miliardi. «Procediamo speditamente verso l'accelerazione degli investimenti garantendone il finanziamento - ha aggiunto Schifani -.

Come ho già precisato al governo siamo pronti per condividere già nelle prossime settimane il Piano per il finanziamento dello sviluppo e della coesione territoriale su grandi progetti, e sottoscrivere l'accordo con la presidenza del Consiglio dei ministri», ha dichiarato il governatore azzurro. Velocità e prontezza, dunque, per far sì che neppure un euro vada perso, in questa fase in cui si disegna l'Italia da qui al 2050.

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