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Il Papa, Bossi, la diversità: il primo discorso di Fontana da presidente

Lorenzo Fontana ha ringraziato il Papa per l'impegno per la pace ma anche Sergio Mattarella e ha richiamato alla centralità del Parlamento

Il Papa, Bossi, la diversità: il primo discorso di Fontana da presidente

Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera con 222 voti. Al suo ingresso in Aula per prendere possesso del suo scranno, è stato applaudito solamente dai rappresentanti del centrodestra. Vistosi vuoti nei banchi del centrosinistra, che non ha partecipato all'applauso e che ha dimostrato ancora una volta la sua scarsa capacità di accettazione democratica dei risultati del voto. Nel suo discorso, Lorenzo Fontana ha voluto rivolgere uno dei primi passaggi al fondatore della Lega: "Permettetemi un ringraziamento personale all'onorevole Umberto Bossi senza il quale non avrei mai iniziato la mia attività politica". E al momento della sua elezione ha ricevuto anche l'abbraccio di Matteo Salvini.

Matteo Salvini e Lorenzo Fontana

I ringraziamenti di Fontana

Tanti gli applausi per questo omaggio sentito da parte del neo presidente, che ha poi ringraziato anche Sergio Mattarella, "perno della Nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione e custode dei suoi valori fondamentali", nell'approvazione generale dell'Aula, ma anche Papa Francesco, "riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani". Ha sottolineato, poi, l'impegno del Vaticano nel raggiungimento di un accordo di pace tra Russia e Ucraina. "È con forte gratitudine e commozione che vi ringrazio per la fiducia espressa nei miei confronti, sia chi ha votato per me sia per chi non lo ha fatto. Il parlamento rappresenta la più alta rappresentazione della democrazia e per me sarà un grande onore", ha poi detto Fontana, rivolgendosi ai colleghi.

La forza della diversità: il punto di partenza da presidente

Il ruolo di presidente della Camera è stato assunto con serietà da Fontana, che ci ha tenuto a sottolineare come questo ramo del parlamento rappresenti "le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l'hanno formata e l'hanno fatta grande". La diversità, ha proseguito l'esponente della Lega, è "la grandezza dell'Italia". Quindi, ha proseguito, "interesse dell'Italia è sublimare le diversità". Quindi, ha aggiunto: "Il Parlamento non deve cedere all'omologazione che è uno strumento dei totalitarismi". Tra le poche citazioni, Lorenzo Fontana ne ha scelto una di Carlo Acuti, il quindicenne di Monza proclamato beato da Papa Francesco il 10 ottobre del 2020: "Sei nato originale, non vivere da fotocopia". Il suo intervento dopo l'elezione ha stabilito la linea sulla quale intenderà muoversi, ricordando ai presenti che anche Sergio Mattarella riconosciuto come decisivo "il ruolo delle autonomie".

L'impegno del nuovo parlamento

Ma è importante, secondo Fontana, anche un cambio di passo del Paese nella sua mentalità, perché "in Italia serve recuperare l'orgoglio di quello che siamo". E ora non è tempo per il Paese di perdersi in bizantinismi inutili, occorre lavorare concretamente: "I cittadini ci chiedono risposte urgenti a problemi impellenti, primo fra tutti la povertà, una realtà che credevamo lontana e che purtroppo sta bussando alla porta delle famiglie e delle imprese".

Per questa ragione, ha spiegato Lorenzo fontana, "serve uno sforzo per rialzare l'Italia". Servirà un "rinsaldarsi dell'Italia quale Stato fondatore dell'Unione europea", con la testa al Pnrr ma tenendo conto dell'"aumento dei costi dei beni primari e delle materie prime".

Ed è in questi momenti di crisi che lo Stato deve mostrare la sua grandezza, pensando in particolare "alle persone fragili, ai 4 milioni di disabili e alle loro famiglie: su questo dovremo impegnarci nel migliore dei modi".

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