Dopo il nulla di fatto maturato nelle scorse ore, ha preso il via la seconda giornata di vertice Ue. Il cosiddetto "D-Day" è un appuntamento importantissimo visto che ci si gioca il futuro dell'Italia e dell'Europa: il Consiglio europeo, con la presenza di tutti i primi ministri e i capi di governo europei, è chiamato a discutere di Next Generation Eu e del Recovery Fund studiato della Commissione europea. Già dai primi momenti non sono mancate le tensioni, con Giuseppe Conte che ha svolto un intervento molto duro prima della sospensione dei lavori: il premier italiano ha attaccato "l'approccio ben poco costruttivo con cui alcuni Paesi stanno affrontando la discussione, dimostrando scarsa consapevolezza sulla crisi epocale che l'Europa sta vivendo e sulla necessità di una pronta ed efficace reazione".
Proprio sul Recovery Fund c'è un braccio di ferro tra il nostro Paese e l'Olanda. Le divergenze di vedute riguardano principalmente tre questioni: l'entità e la distribuzione delle risorse tra contributi a fondo perduto e prestiti, le condizioni per accedere ai fondi e la governance. L'olandese Mark Rutte non ha alcuna intenzione di cedere sul diritto di veto nei confronti dei piani nazionali, da presentare per poter ottenere gli aiuti. Come se non bastasse, l'Italia deve fare i conti con il ricatto dei Paesi frugali. Sulla situazione è intervenuto Gianluigi Paragone, che come al solito non ha usato mezzi termini per esprimere la propria posizione: "Chi riesce oggi a dettare il proprio passo è una ca*** di Olanda, un personaggetto olandese. Rutte non serve un ca*** all'Europa, men che meno all'Italia. L'Italia viene presa per il c***".
"Conte racconta balle"
Il senatore ex Movimento 5 Stelle, pubblicando un video sul proprio profilo Facebook, ha commentato le notizie che stanno arrivando da Bruxelles: è spuntata anche l'ipotesi del "freno di emergenza", ovvero la possibilità per i Paesi di bloccare l'esborso dei fondi e chiedere l'intervento del Consiglio. Appare evidente come l'emergency brake limiterebbe il raggio d'azione dei vari Paesi e rallenterebbe i tempi di emissione dei fondi. Anche su questo tema il giornalista è stato molto critico: "Quando non sanno come uscire dall'impasse, usano queste frasi inglesi...". Poi ha provato a fare una previsione sull'esito finale: "Faranno un accordicchio e Conte tornerà in Italia dicendo di aver vinto. E giù altre balle e altre cazz*** in nome dell'Europa, la più colossale truffa attualmente in corso".
Paragone infine si è scagliato duramente contro il presidente del Consiglio, accusandolo di raccontare costantemente bugie e di prendere in giro gli italiani: "Non sei in grado di onorare l'Italia, togliti il Tricolore dalla mascherina, perché tu sei un maledetto filo-europeista, sei dentro l'inganno dell'europeismo. E questa cosa qua non funziona più, vi crollerà tutto in faccia".
Il senatore del Gruppo misto ha infatti previsto che il dramma degli italiani e dell'economia reale avrà una portata tale che non ci saranno più soldi: "Quante e quali balle penserete di raccontare a ottobre?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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