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Il Partito democratico cerca l'alleanza con il M5S ma è caos: "Non sappiamo con chi parlare"

Giuseppe Conte non si è ancora insediato e così il Partito democratico non sa a chi rivolgersi per le liste delle prossime elezioni amministrative

Il Partito democratico cerca l'alleanza con il M5S ma è caos: "Non sappiamo con chi parlare"

A meno di ulteriori rinvii, in autunno ci saranno le elezioni amministrative in alcune delle principali città del nostro Paese. Sarà un banco di prova fondamentale per testare il gradimento dei cittadini e per insediare i propri uomini nelle metropoli chiave e incrementare il potere. Se il centrodestra è deciso nel correre compatto con un candidato unico, a sinistra ci sono ancora troppe individualità. Marco Antonellis su Italia oggi spiega che il Partito democratico starebbe tentando una manovra di avvicinamento al Movimento 5 Stelle ma al momento questa si rivela una strada complicata.

Il Pd non trova un referente con il quale rapportarsi, perché Giuseppe Conte ancora deve ufficialmente prendere la guida del MoVimento e così i dem devono arrangiarsi in qualche modo, contattando di volta in volta un maggiorente diverso. Comprensibile il caos che in questo momento governa l'organizzazione del centrosinistra se per ogni città il Partito democratico ha un referente diverso con un quale rapportarsi. "Non sappiamo con chi trattare", spiegano i dem quasi rassegnati all'idea del caos. Ne consegue che anche la lista dei nomi è ancora in alto mare.

Marco Antonellis rivela che, nonostante indiscrezioni e candidature spontanee, il candidato favorito alla corsa al Campidoglio per il Partito democratico è attualmente Roberto Gualtieri, l'ex ministro del Mef. Per Nicola Zingaretti si potrebbe aprire subito una porta in caso di un suo ripensamento, ma pare che stia guadagnando posizioni anche David Sassoli. "Il problema è arrivare al secondo turno poi ce la vedremo presumibilmente con Bertolaso", spiegano ad Antonellis fonti autorevoli del Partito democratico.

Ma il candidato dem a sindaco di Roma non può coincidere con quello del Movimento 5 Stelle, dove Beppe Grillo ha scelto di sostenere a oltranza Virginia Raggi. Per molti si tratta solo di una presa di posizione piuttosto che di una reale convinzione. Sta di fatto che questa decisione non piace al Nazareno, che starebbe però ancora tentanto di trovare una via diplomatica per una candidatura unitaria e non andare, così, a uno scontro fratricida nella Capitale.

Per Bologna, invece, il Pd nella persona di Enrico Letta vuole candidare Matteo Lepore, che gode anche della stima di Stefano Bonaccini. Per Napoli, invece, il Partito democratico schiera l'artiglieria pesante e vorrebbe Roberto Fico al posto di Luigi De Magistris. L'attuale presidente della Camera si dimetterebbe dal suo incarico in favore di Dario Franceschini.

A Torino, invece, i dem puntano al nome popolare e continuano a corteggiare "il principino" Claudio Marchisio, ex giocatore della Juventus.

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