Il Pd inesistente si è messo in quarantena

Il Pd inesistente si è messo in quarantena

I l Partito democratico esiste ancora? Da quando è scoppiato il contagio ha scelto il basso profilo, bassissimo, rasoterra, praticamente è sparito. Si sarà messo in quarantena. Salvo sporadiche voci, il partito, un tempo marxista e oggi... boh, si è dileguato e si fa andare bene qualsiasi cosa decida l'esecutivo. Non solo le misure purtroppo inadeguate del premier Conte ma anche, cambiando settore, la legge sulle intercettazioni voluta dal ministro della Giustizia Bonafede, un attentato alla privacy che coincide in questo caso con la libertà stessa, anche fisica. Il governo ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, ha realizzato un capolavoro al contrario: ha bloccato i voli diretti dalla Cina, perdendo il controllo degli ingressi, l'esatto opposto di quanto consigliato dall'Organizzazione mondiale della sanità; ha incoraggiato le sagre dell'involtino primavera mentre gli esperti consigliavano la quarantena per chiunque provenisse da Pechino e dintorni; ha creato il panico e poi fatto finta che fosse tutto a posto; ha emanato un decreto fondato su norme con le quali tutto è al contempo chiuso e aperto, basta rispettare la regola del metro di distanza, palesemente inapplicabile; zone rosse a parte, ha tolto le restrizioni più pesanti mentre gli altri Paesi iniziano ad adottarle. Niente, tutto bene. Calma, moderazione, abbassiamo i toni, non è educato polemizzare mentre è in corso una emergenza: è il massimo della visione politica di Zingaretti e compagni. Ma un conto è parlare con senso della responsabilità, un altro rinunciare a far sentire la propria voce nell'illusione che nessuno si accorga della presenza del Partito democratico nell'esecutivo. E dire che gli ex comunisti hanno una classe dirigente, a differenza dei 5 stelle, dilettanti allo sbaraglio. Purtroppo non è un caso isolato. Noi tutti assistiamo con sgomento misto a disgusto alle scene di violenza che provengono da Lesbo, dove i profughi siriani, scacciati dal leader turco Erdogan, cercano di entrare in Europa. L'Unione europea dove è finita? Non si sa. Qualunque intervento sarà tardivo, la tragedia si è già consumata. La Grecia è stata abbandonata, reagisce come può, cioè male. La coscienza di ogni cristiano, e anche di ogni non cristiano, non può che sanguinare davanti alle immagini mostrate dai telegiornali. Davvero non si poteva fare nulla? Davvero staccare l'assegno alla Turchia è una buona idea? Forse il problema è che l'Unione europea non ha una coscienza, quella cristiana l'ha rinnegata, quella non cristiana non è mai pervenuta. Stesso discorso vale per il Coronavirus, Bruxelles per ora non ha coordinato una risposta comune: ciascuno per sé come ai vecchi tempi e chi se ne infischia della retorica europeista.

Il silenzio è stata la prima risposta di fronte a emergenze internazionali che rischiano, alla lunga, di minare le basi stesse dell'Unione. A cosa servono la politica e le istituzioni se fanno un passo indietro proprio quando gli eventi precipitano?

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