Il peggio della settimana

Il peggio della settimana? Il piccolo "dittatore"

Enrico Letta attacca Salvini, il ministro Cingolani punta alle stelle e la Bellanova si confessa... Tutto il peggio della settimana

Il peggio della settimana? Il piccolo "dittatore"

Il peggio della settimana? Beh, sul podio potrebbe esserci Joe Biden dopo le assurde accuse lanciate a Vladimir Putin in diretta tv senza alcuna remora. “È un assassino!” ha detto il presidente “moderato” degli Stati Uniti d’America. Ha proprio ragione mia nonna, ad una certa età si perde un po’ di lucidità. Ma se la stessa cosa l’avesse detta Donald Trump? Beh, in quel caso apriti cielo! Già immagino i commenti e i titoloni: “Trump è pazzo!” o ancora “The Donald ci porta alla Guerra fredda” oppure “uno squilibrato alla Casa Bianca”. Avremmo potuto parlare anche del ministro alla transizione ecologica Roberto Cingolani, in commissione ha detto che “la vera fonte energetica saranno le stelle” e parla di “fusione nucleare”. Lui guarda alle stelle, d’altronde è da quella galassia che proviene. Peccato che le stelle stiano cadendo tutte. Come non parlare di Enrico Letta e le sue priorità: voto ai sedicenni e Ius soli. Sì, Ius soli. Certo, ci sono pure gli attacchi all’alleato Salvini. Dopo il consiglio dei ministri di venerdì sera scrive su Twitter: “Molto male, Salvini ha tenuto in ostaggio il cdm è pure senza risultati.” Nel peggio della settimana potrebbe esserci anche Teresa Bellanova che, sul Corriere, parla del suo colpo di fulmine: “Con mio marito amore a priva vista a Casablanca”. Ma c’è di peggio, molto peggio.

BEPPE GRILLO

L’elevato si merita di stare al primo posto e, come le sue ultime esternazioni, conquista tutta la classifica. Sul suo blog parla di etica dell’informazione e detta legge non solo ai suoi, ma anche alle TV di tutto il Paese. Parla di inquadrature, spazi da dare, interruzioni pubblicitarie. Più che l’elevato (certo, fra i suoi sicuramente) si crede il piccolo "dittatore". Le cose sono due: o delira o fa quello che gli riesce meglio, il comico. Purtroppo c'è qualcuno che gli da ancora retta.

Ecco il testo integrale, per chi se lo fosse perso.

“La transizione MiTe impone un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti. Il cittadino ha diritto di essere informato sui contenuti.

Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte. Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l’ospite in trasmissioni televisive venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal conduttore, quando dalla pubblicità, che determina il livello del programma fomentando la litigiosità ed immolando il rispetto della persona sull’altare dell’audience. Questa non è informazione, ma intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi.

D’ora in poi, per rispetto dell’informazione e dei cittadini che seguono da casa, chiediamo che i nostri portavoce, ospiti in trasmissioni televisive, siano messi in condizione di poter esprimere i propri concetti senza interruzioni di sorta per il tempo che il conduttore vorrà loro concedere, e con uguali regole per il diritto di replica, che dovrà sempre essere accordato.

Chiediamo, inoltre, che i nostri portavoce siano inquadrati in modalità singola, senza stacchi sugli altri ospiti presenti o sulle calzature indossate, affinché l’attenzione possa giustamente focalizzarsi sui concetti da loro espressi.

Poche regole, di buon senso oltre che di buona educazione, che se osservate consentiranno ai portavoce del M5S di presenziare a trasmissioni televisive con la giusta considerazione e il dovuto rispetto nei confronti dei telespettatori". Ma dov’è finito Casalino?

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