Pensionati e clochard: le vite spezzate dal gelo

Altre tre persone morte per il maltempo. Il numero delle vittime sale a otto in due giorni

Pensionati e clochard: le vite spezzate dal gelo

Otto persone morte in due giorni. È questo il pesantissimo bilancio di vite umane del maltempo che sta piegando l'Italia.

Alle cinque persone decedute nel giorno dell'Epifania, infatti, se sono aggiunte altre. Ieri mattina un polacco senza fissa dimora è stato trovato morto per assideramento sul Lungarno, a Firenze. Sono stati alcuni passanti a dare l'allarme, ma quando è arrivato il 118 l'uomo era già morto. Era un clochard anche l'uomo deceduto in uno stabile abbandonato in una zona a sud di Milano, nel quartiere Vigentino. Di origine polacca, 66 anni, il suo decesso risale al 5 gennaio, ma la notizia è stata diffusa solo ieri. Un'altra vittima del freddo è un pensionato di 91 anni, malato di Alzheimer. L'anziano si era allontanato dalla sua abitazione con addosso solo un maglione e ciabatte e sarebbe morto per ipotermia dopo essere caduto in un torrente in Brianza. Morti tragiche, che si aggiungono a quelle registrate il 6 gennaio. Quella di un clochard napoletano morto ad Avellino in un ex centro commerciale, di un senzatetto trovato in un edificio abbandonato a Messina vicino all'imbarcadero dei traghetti, di un senza fissa dimora indiano trovato morto ad Aversa, in provincia di Caserta e di un altro homeless ucciso sempre dal freddo davanti ad una chiesa di Latina dopo aver rifiutato l'aiuto dei sanitari del 118 a trovare riparo in un dormitorio.

Ad Altamura, nel barese, una donna di 49 anni è morta scivolando sul ghiaccio e battendo la testa.

L'ondata di gelo artico che ha messo in ginocchio l'Italia, negli ultimi due giorni ha picchiato duro anche in gran parte dell'Europa, dove sono 20 le persone che non ce l'hanno fatta a sopportare il freddo.

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