Conflitti interminabili, risse, frecciatine, divergenze e ultimatum: i presupposti per la crisi di governo ci sono tutti. Un duello di fuoco a distanza tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte, con il primo che ha provocato a chiare lettere: "Se il premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto". In tutto ciò è spuntato anche un audio di Rocco Casalino, portavoce dell'avvocato: "Amore, ci sarà un Conte ter, stai tranquillo". Da Palazzo Chigi hanno poi fatto sapere che si trattava semplicemente di una risposta scherzosa in replica a un messaggio di un giornalista che avanzava dubbi sul futuro del collega, ma in realtà il clima è incandescente. Le opposizioni, con l'acquolina in bocca, non possono far altro che sfregarsi le mani e attendere il tracollo dell'esecutivo. Ma c'è chi, come Giancarlo Giorgetti, ha già messo su una strategia per spedire i giallorossi a casa e portare il centrodestra alla guida del Paese.
Come riportato da Il Messaggero, dai piani alti della Lega circolano molteplici domande: "Conte quanto sarà disposto ancora a farsi logorare da Renzi? E poi: voi siete sicuri che i cosiddetti responsabili di Forza Italia, amici di Mara Carfagna, siano così tanti e facciano la stampella a un governo giallorosso condannandosi così per sempre alla morte politica?". Perciò non sono da escludere colpi di scena in questa stessa legislatura: nasce dunque l'ipotesi di un "governissimo" la cui durata dovrebbe essere di massimo un anno, giusto il tempo di "fare la legge elettorale e quelle due o tre cose che servono per mettere in ordine i conti prima del ritorno al voto". L'idea è proprio del numero due del Carroccio.
La spallata mortale
Per concretizzare la spallata mortale sarebbero necessari diversi fattori. Un fronte che va da Italia Viva al centrodestra con l'appoggio di alcune figure del Movimento 5 Stelle lontane dalle sponde di Conte. A tirarsi fuori è invece Giorgia Meloni, che ha ribadito come l'unico scenario caldeggiato da Fratelli d'Italia sia rappresentato dal ritorno alle urne: "Siamo l'unica forza coerente di questo parlamento. Non andremo mai con Renzi, come non siamo mai andati con i grillini".
Intanto la Lega sta ancora accarezzando alcuni grillini, così come dimostra l'elogio di Giorgetti nei confronti di Luigi Di Maio: "Lui è uno che crede in quello che fa, non è un opportunista. Uno che soffre in questa fase politica, che immagina un M5S non asservito al Pd. Uno con la schiena dritta".
Per il momento l'importante è non scoprire troppo le carte e tenerle ben nascoste. Ci sarebbe comunque da considerare un ipotetico nome che faccia da collante per il governissimo, ma dalla Lega rassicurano: "Si trova...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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