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Il piano stazioni sicure: agenti da Milano a Napoli

Piantedosi schiera rinforzi contro l'illegalità "Troppa violenza, Termini sorvegliata speciale"

Il piano stazioni sicure: agenti da Milano a Napoli

Roma. Mettere in sicurezza le «porte» delle città. Con una direttiva ad hoc il ministro degli Interni Matteo Piantedosi dice basta alla criminalità nelle stazioni ferroviarie di Roma, Milano e Napoli. E mette in campo un esercito fra polizia, carabinieri, finanzieri e guardie municipali.

Saranno stati gli accoltellamenti alle stazioni di Roma Termini, la 24enne israeliana Abigail Dresner e l'omicidio di Arturo Luca Battisti di 46 anni tra gennaio e febbraio, la follia omicida a Milano centrale dei giorni scorsi in cui un uomo ha accoltellato sei passanti, oppure l'omicidio di un filippino di 50 anni allo scalo romano di Valle Aurelia. Per non parlare dell'assalto continuo dei borseggiatori a turisti e pendolari. Fatto sta che dal Viminale è pronto un piano per stroncare ogni forma di criminalità, anche quella legata all'evasione fiscale e alla vendita di prodotti contraffatti e nocivi.

«Intensificare le attività di controllo nelle zone adiacenti alle stazioni, assicurando una presenza rafforzata e visibile delle forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa» si legge sul documento inviato da Piantedosi. In particolare i Prefetti, integrando i piani di controllo del territorio, dovranno «attivare in tali aree dispositivi specifici di vigilanza con l'obiettivo di metterle più stabilmente in sicurezza e restituirle così alla piena fruibilità da parte delle comunità di riferimento». Ovvero dei pendolari e dei turisti che transitano per i principali scali nazionali. «Dovrà essere valorizzato - continua - l'impegno della Guardia di Finanza sul fronte dell'azione di accertamento economico-finanziario nei confronti dei gestori di attività». Una direttiva scaturita dai risultati ottenuti dalle operazioni «ad alto impatto» avviate dal 10 gennaio. Tanto per dare i numeri: in due mesi sono state impiegate 10.449 unità di polizia, 906 agenti della municipale di Roma, Milano e Napoli, 687 uomini dipendenti di varie aziende pubbliche, ispettorato del lavoro e Asl. I risultati? Controllate 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, 248 arresti e 1243 persone denunciate. Controllati anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici. In questi 419 i lavoratori risultati irregolari, «al nero». Espulsi 266 stranieri, 55 di questi accompagnati ai centri di permanenza per i rimpatri, emessi 43 fogli di via obbligatori, 118 i divieti di accesso alle aree urbane. Accertate, infine, 3.118 violazioni amministrative oltre a 583 violazioni di natura fiscale. Sequestrati, infine, denaro, merce contraffatta o insicura tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli, stupefacenti, veicoli e armi. Con la nuova direttiva gli agenti dovranno essere ben visibili nelle zone in cui degrado, spaccio e criminalità la fanno da padroni, per aumentare così la percezione di sicurezza nella cittadinanza.

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