
L'Italia si prepara a ricevere entro novembre l'ottava rata del Pnrr. Lo ha annunciato ieri alla Camera il ministro Tommaso Foti (in foto), responsabile del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, illustrando lo stato di avanzamento e la revisione di investimenti e riforme. "Ho ragione di ritenere, dalle interlocuzioni avute con la Commissione Ue e con la task force che segue il Pnrr, che entro il mese di novembre anche l'ottava rata sarà liquidata", ha dichiarato. Foti ha ricordato come con la settima rata gli obiettivi raggiunti siano saliti a 334, pari al 54% di quelli previsti, contro una media europea del 38%. Ad oggi sono stati erogati 140 miliardi di euro, il 72% della dotazione complessiva, per oltre 447mila interventi: 295mila circa già conclusi, 28mila in via di chiusura e 106mila in esecuzione. "Se consideriamo tutte queste voci ha aggiunto parliamo del 96% degli interventi, per un impegno di 148 miliardi di euro".
La revisione, ha aggiunto, intende dimostrare che il piano più oneroso dell'Ue è stato perseguito con obiettivi "di qualità, di performance e di riforme: un biglietto da visita di cui l'Italia deve andare fiera". Quanto ai settori interessati, Foti ha garantito che la revisione "non intacca salute, cultura, istruzione e sport". Per la sanità, ha ricordato, sono già certificate spese per 6,15 miliardi su una dotazione originaria di 15,6 miliardi, aumentata dal governo di altri 500 milioni per fronteggiare il caro-prezzi. Nessun rifinanziamento invece per la difesa. Sul fronte digitale, per il piano 1 Giga è stato predisposto un nuovo strumento finanziario che consentirà entro due anni di centrare l'obiettivo previsto. In ambito giustizia, entro il 2026 saranno assunti tutti i 12mila precari.
Infine, l'Aula ha approvato la risoluzione di maggioranza (148 voti favorevoli e 88 contrari) che impegna l'esecutivo a mantenere inalterata l'ambizione del Pnrr, riallocando le risorse preferibilmente su misure già previste dal Piano o su nuove iniziative compatibili con le condizionalità.