Politica

La "nera" profezia sul governo: "2023? Comincia a dubitare..."

Giorgia Meloni intravede la fine del governo Draghi e spinge per il ritorno alle urne: "È irresponsabile continuare a fare dei governi tentando di mettere insieme tutto e il contrario di tutto"

La "nera" profezia sul governo: "2023? Comincio a dubitare..."

Il governo inizia a dare qualche segnale di debolezza: la maggioranza continua a dividersi e le tensioni potrebbero aumentare nei prossimi mesi, quando i partiti si spaccheranno ancora su tematiche chiave come i referendum sulla giustizia e le elezioni amministrative. Ecco perché Giorgia Meloni ha un sentore particolare, un presentimento sulla tenuta dell'esecutivo che - se dovesse continuare a mostrarsi sfaldato e litigioso - rischierebbe di avere vita breve. E a quel punto la fine della legislatura nel 2023, visto da molti come traguardo indispendabile per maturare la pensione, sarebbe messo a repentaglio.

Il sentore della Meloni

La leader di Fratelli d'Italia ritiene che una crisi di governo sia più vicina di quanto si pensi. "Comincio a dubitare", è stata la sua risposta alla domanda sulla possibilità che l'esecutivo arrivi saldamente in vita fino al 2023. La Meloni ha messo in evidenza le fibrillazioni nella maggioranza per ribadire il concetto secondo cui si possono portare avanti azioni di buonsenso solo con una legittimazione popolare e con una vera intesa di coalizione: "Noi qua pensiamo che le idee non servano in politica e che si possa mettere gente che non la pensa nella stessa maniera insieme al governo e pensare che si possano fare le cose. Le cose si fanno quando hai un governo eletto dal voto con una maggioranza compatta".

Le divergenze tra le forze politiche di maggioranza stanno emergendo soprattutto in questi giorni, ad esempio con la Lega che ha provato a fare asse con l'opposizione per lo stop al green pass al termine dello stato d'emergenza. Un blitz che non è riuscito a porre fine al certificato verde, ma che ha comunque segnato un'evidente spaccatura nel governo. Ma anche il caro-bollette, il superbonus e le concessioni balneari sono fronti su cui si potrebbero consumare litigi e accuse incrociate.

Elezioni anticipate

Alla luce di tutto ciò Giorgia Meloni, intervistata a Cartabianca su Rai 3, si è detta cautamente ottimista sullo scenario di elezioni anticipate in seguito a un'ipotetica caduta del governo guidato da Mario Draghi. Per la leader di Fratelli d'Italia questa è anche l'occasione per spingere verso il ritorno alle urne, ma teme che si possano usare diversi artifizi (come l'emergenza Covid-19) per impedire la percorrenza di questa strada.

"In Italia è sempre irresponsabile andare al voto", ha fatto notare con una certa amarezza. Ma ci ha tenuto a segnalare che in effetti è "molto più irresponsabile continuare a fare dei governi tentando di mettere insieme tutto e il contrario di tutto". Specialmente in questo momento l'Italia necessita con urgenza di scelte "coraggiose e chiare", motivo per cui la Meloni sostiene che governi come quello attualmente in carica "non possono produrre niente".

Il centrodestra

La presidente di FdI ha parlato anche del centrodestra, che ha subito ripercussioni dopo la partita per il Quirinale che ha portato al bis di Sergio Mattarella. Nelle prossime settimane bisognerà aprire una seria riflessione interna per valutare se e come ricompattare la coalizione in vista delle prossime elezioni. "Bisogna evitare le polemiche e andare ai fatti. E sui fatti prima o poi sicuramente ci sarà un momento per parlare", è il suggerimento della Meloni.

Ma a prescindere da questo, ha messo in chiaro che se FdI avrà il giusto peso non ci sarà "il rischio che vada a fare un governo col Pd o i 5 Stelle". E si è così rivolta agli italiani: "Volete un governo di centrodestra? Se votate Fratelli d'Italia siete sicuri di averlo. Per gli altri non posso garantire...

".

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