Cronaca nera

Pugni durante l'arresto, già trasferiti due carabinieri

"Sono stati temporaneamente reimpiegati in altri incarichi" i due carabinieri di Modena, immortalati in un video, diventato virale, mentre colpiscono a pugni e schiaffi un ragazzo originario della Guinea

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«Sono stati temporaneamente reimpiegati in altri incarichi» i due carabinieri di Modena, immortalati in un video, diventato virale, mentre colpiscono a pugni e schiaffi un ragazzo originario della Guinea per farlo entrare sull'auto di servizio. Le immagini sono state trasmesse alla Procura della Repubblica per essere valutate.

L'episodio risale a mercoledì mattina, quando i Carabinieri del Radiomobile di Modena sono intervenuti in largo Garibaldi, «dove un uomo sostava vicino all'ingresso del teatro Storchi con circospezione». L'uomo si è rifiutato di fornire le generalità e di esibire i documenti, costringendo gli operanti ad accompagnarlo in caserma per le operazioni di fotosegnalamento. Dopo aver resistito ai pubblici ufficiali e colpito più volte l'auto, l'uomo è stato colpito al volto e alle gambe. «Voglio denunciare. Mi hanno picchiato senza motivo, io non ho fatto nulla» ha spiegato Idrissa, 23enne, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di un'auto dei carabinieri. «Stavo aspettando l'autobus ha raccontato i carabinieri mi hanno chiesto i documenti e io non li avevo. Ho spiegato che potevo chiamare un mio amico che me li avrebbe portati. Ma loro volevano buttarmi in macchina. Io lavoro, non ho mai fatto nulla di male». Il guineano risulta essere arrivato in Italia sette anni fa come minore non accompagnato. Avrebbe attraversato il Mediterraneo a bordo di un barcone e poi, una volta a Modena, ha trovato lavoro come lavapiatti. «È partito da qui sei anni fa come lavapiatti, si è sempre comportato benissimo, è sempre stato puntuale e ha fatto carriera: adesso è diventato lo chef dei secondi» testimonia Mario Campo, titolare del ristorante pasticceria siciliano «Ci risiamo» di Modena dove lavora Idrissa.

Sul caso interviene anche Ilaria Cucchi, senatrice Alleanza Verdi e sinistra: «Bene ha fatto l'Arma dei carabinieri a mandare le immagini alla procura».

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