
Vladimir Putin lancia un messaggio all'Occidente e partecipa in tenuta militare alle esercitazioni russo-bielorusse nel poligono di Mulino, a Nizhny Novgorod, una dimostrazione di forza in cui è stato testato il lancio dei missili balistici a media gittata Oreshnik, potenzialmente armabili (secondo Mosca) con testate nucleari. Putin afferma che alle esercitazioni congiunte hanno partecipato 100mila soldati, mentre l'agenzia di stampa Ria Novosti parla di "oltre 50mila militari nella Federazione Russa e fino a 7mila in Bielorussa".
Trump tuttavia spera ancora di mediare un accordo di pace tra Kiev e Mosca, e la settimana prossima dovrebbe incontrare Volodymyr Zelensky, in arrivo negli Usa con gli altri leader mondiali per partecipare all'Assemblea Generale Onu a New York. A rivelarlo è il segretario di Stato Marco Rubio, il quale ricorda che il tycoon ha avuto "diverse telefonate con Putin, diversi incontri con Zelensky, incluso probabilmente di nuovo la prossima settimana": "continuerà a provarci. Se la pace è possibile, vuole raggiungerla", assicura. "A un certo punto tuttavia potrebbe concludere che non è possibile. Non è ancora arrivato lì, ma potrebbe arrivarci", ammette il titolare di Foggy Bottom, che farà parte della delegazione Usa alle Nazioni Unite. Ma "se in qualche modo dovesse disimpegnarsi da questa situazione, o sanzionare la Russia e dire ho chiuso, allora non ci sarebbe più nessuno al mondo che potrebbe mediare la fine".
L'inquilino della Casa Bianca ha ripetutamente minacciato sanzioni contro la Russia se Putin non scenderà a compromessi, ma sinora non ha dato seguito all'avvertimento, nonostante le truppe di Mosca abbiano intensificato gli attacchi con droni e missili. Zelensky "dovrà fare un accordo", sottolinea The Donald prima di partire per la Gran Bretagna per la seconda storica visita di Stato: oltre alla processione in carrozza con Re Carlo III e un grande banchetto di Stato a Windsor, incontrerà il premier Keir Starmer, con cui parlerà con tutta probabilità anche della situazione in Ucraina. E lo stesso Zelensky in un'intervista a Sky News chiede a Trump una "posizione chiara" per porre fine al conflitto, sottolineando la necessità di "passi decisivi" da parte sua per "intimorire" Putin, a partire da nuove sanzioni. Il leader di Kiev si augura poi che sul fronte delle garanzie di sicurezza per il suo paese, Starmer ne possa discutere con Trump (secondo il presidente ucraino, Washington è in grado di fornire a Kiev sistemi di difesa aerea in quantità sufficiente). Anche il board editoriale del Wall Street Journal interviene sul dossier, e rivolto al Congresso afferma che è il momento che si muova per l'Ucraina, esortando i leader repubblicani ad approvare il provvedimento sulle sanzioni. Farlo, a suo parere, potrebbe aumentare la pressione sullo zar del Cremlino per sedersi al tavolo e trattare. Intanto, l'amministrazione americana ha approvato il primo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina pagato dagli alleati, secondo Reuters.
Nel frattempo, un rapporto redatto dall'Humanitarian Research Lab della Yale School of Public Health rivela che la Russia gestisce una vasta rete di oltre 200 campi per rieducare, russificare e militarizzare i bambini ucraini. Almeno 130 campi sono stati coinvolti in attività di rieducazione, inclusi tentativi di indottrinare i bimbi con narrazioni filo-russe, si legge nel dossier riportato dal Guardian: le strutture, che si trovano in Russia e nell'Ucraina occupata, includono campi, scuole, basi militari, siti medici, religiosi e università. Dall'inizio dell'invasione i bambini ucraini sono stati portati in questi campi e sottoposti a programmi che includono indottrinamento patriottico, esercitazioni di combattimento, addestramento per paracadutisti e persino corsi su come assemblare droni per le forze armate di Mosca.
Almeno 39 di queste strutture, infine, gestiscono programmi di militarizzazione in cui bambini di appena otto anni vengono sottoposti ad addestramento all'uso delle armi, gare di lancio di granate e corsi di medicina tattica.