Per la madre che ha lasciato la figlia in una macchina sotto il sole, provocandone la morte, è stata chiamata in causa, come spesso accade in questi casi rari, l'amnesia dissociativa. La donna, esente da qualsiasi disturbo mentale, avrebbe dimenticato la bimba nell'auto escludendola, e quindi dissociandola dalla coscienza, per una tragica fatalità. Un blackout della mente che si sostiene potrebbe avvenire in chiunque, oppure succede soltanto una volta l'anno su tutto il territorio nazionale. Potrebbe capitare a tutti ma nei fatti accade a un numero esiguo di persone. Perché? Sembra che nessun laccio emotivo e cognitivo tenga questi genitori legati ai figli in questi frangenti e nelle ore successive al blackout, ma che il loro stato di coscienza permetterebbe loro di guidare, lavorare e svolgere le loro attività quotidiane. Un disturbo della memoria cosciente, e cioè un'amnesia, riguarda gli oggetti e la memoria a breve termine: mentre si esce di casa cercando le chiavi si dimentica la borsa sul mobile. Può colpire chiunque perché si tratta di oggetti materiali cui non attribuiamo particolare valore emotivo, la cui esistenza non dipende da noi, di cui potremmo fare a meno senza difficoltà perché non coinvolgono l'umanità delle nostre relazioni. Facciamo un esempio. Ci troviamo in un ristorante per una cena a cui abbiamo portato i nostri genitori ormai anziani. Decidiamo di andare alla toilette. All'interno del bagno ci togliamo il soprabito e uscendo lo lasciamo appeso ad un gancio. La cena si era ormai conclusa. È possibile che dal bagno, dimenticando mamma e papà invece del soprabito usciamo, torniamo alla macchina e a casa lasciandoli da soli e ai piedi nel ristorante? Se dovesse capitarvi di agire così non andreste da un medico? Non pensereste che forse inconsciamente siete arrabbiati con i vostri genitori? È molto probabile che la madre non avesse nessuna volontà cosciente di nuocere alla bambina ma che nella sua memoria a lungo termine implicita, quella incosciente, albergasse una pericolosa conflittualità. Nella sua mente incosciente è probabile che qualcosa non funzionasse perché è proprio in questa memoria che sono conservati i ricordi delle prime esperienze affettive con i propri genitori. Quelle esperienze che costituiscono un modello per i nostri comportamenti affettivi futuri.
Dimenticare un figlio è una dissociazione che è sintomo di malattia. È un'alienazione che rimanda ad una alterazione dell'«io». Il soggetto è derealizzato e depersonalizzato, dissociato, distaccato dal suo essere, dalle sue relazioni, dai suoi sentimenti e dalla realtà.
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