Uno sgarbo che potrebbe avere solo un significato sportivo, anche se nel fare uno sgarbo ai propri avversari molto di sportivo non c'è. Oppure, una scelta che include consapevolmente un contenuto politico, e in questo caso è comunque lo sport a uscirne svilito. Comincia sotto una brutta stella il quinto «clàsico» del 2017, ovvero la sfida tra Barcellona e Real Madrid che offre il meglio del calcio spagnolo. La tradizione vuole che il club che ospita la squadra campione di una competizione nella gara successiva alla vittoria di quella competizione, omaggi il club avversario con un tappeto rosso immaginario in cui si applaudono gli atleti: si chiama «pasillo». Oggi spetterebbe al Real ricevere l'omaggio dai rivali, avendo appena vinto il mondiale per club. Ma il Barcellona ha fatto sapere di non essere intenzionato a concedere il gesto: «Abbiamo sempre detto chiaramente che il pasillo viene fatto solo in caso di competizioni a cui noi partecipiamo, e non è questo il caso». Ma c'è un precedente che contraddirebbe la dichiarazione.
È il 2006 e il Barça effettua il «pasillo» d'onore al Siviglia che aveva da poco vinto l'Europa League, competizione cui i blaugrana, quell'anno in Champions, non partecipavano.E così il dubbio sul motivo della scelta rimane.
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