Il raduno degli alpini per 88 anni di scalate

Sfilata per 70mila divise a sei anni dal sisma: le penne nere furono in prima linea nei soccorsi

Magari un giorno diventerà un must di Raistoria - il canale della memoria, dei mille papaveri rossi - l'ottantottesimo raduno nazionale degli Alpini all'Aquila. Connubio felice da tramandare non necessariamente in bianco e nero. Si comincia alle 9 con l'alzabandiera di piazza d'Armi, si continua alle 11 con l'inaugurazione della «Cittadella degli Alpini» e si andrà avanti fino a domenica sera con il paratone finale. Una festa per almeno 300mila visitatori e 70mila alpini che sfileranno orgogliosi. In mezzo tanto bel trambusto tra musica, penne al vento (il meteo annuncia qualche nuvola di troppo) e testimonianze. Perché a sei anni dal sisma, l'Aquila sta per essere invasa di nuovo dall'onda buona degli alpini, quelli che diedero due mani alla popolazione. Che ricorda bene. Per primi sfileranno quelli più distanti da casa, per ultimi gli abruzzesi e gli alpini di Asti, sede della prossima adunata. Lo schieramento sarà aperto dal tricolore del Nono Reggimento, la bandiera di guerra scortata dalle compagnie in armi.

Certa la presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, si rincorrono voci sui blitz del capo dello Stato Mattarella e di Matteo Renzi. Il premier ha fatto sapere di tenere molto all'appuntamento. Tra le autorità militari non mancherà il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale Danilo Errico, il Comandante delle Truppe Alpine, il Generale Federico Bonato, il presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero e il Comandante della Brigata Alpina Taurinense, il Generale Franco Federici.

La sfilata unisce due caserme-simbolo dell'Aquila: la «Rossi» e la «Pasquali-Campomizzi» dove si sono addestrati centinaia di soldati ai tempi della leva obbligatoria. Il tragitto, di circa sei chilometri, attraverserà viale della Croce Rossa, via Vicentini, viale Corrado IV per sciogliersi nella zona Ovest della città, nell'area di piazza d'Armi. Duemila pullman e 14mila automobili, secondo le previsioni del comitato organizzatore e della società Strada dei Parchi che gestisce A24 e A25, saranno in transito sull'Aquila a partire dalle 6 di domenica e fino alle 20. Possibili lunghe code in autostrada. Stando agli ultimi dati aggiornati sugli arrivi, 40mila persone si muoveranno dall'Aquilano; 40mila dalla Marsica e dal Lazio; 80mila dalla costa adriatica e 90mila sono quelle non alloggiate in Abruzzo, che si muoveranno all'ultimo momento. Conviene comunque consultare il sito dell'88esima Adunata nazionale degli Alpini per scoprire il programma e il percorso della manifestazione: www.laquila2015.it .

L'invasione delle penne nere è destinata a stravolgere le dinamiche cittadine. Persino telefonare col proprio cellulare sarà più difficile per il prevedibile sovraccarico delle linee. La criticità principale sarà ovviamente quella di spostarsi. Già da oggi molte strade saranno interdette al traffico e domenica, per la sfilata, l'area di interdizione della circolazione verrà estesa, di fatto, a tutto il centro urbano. Il Comune, in considerazione del grande afflusso previsto, ha deciso di chiudere al pubblico i propri uffici.

E a proposito di Comune, il sindaco Massimo Cialiente, «in segno di gratitudine profonda per tutto quello che l'Ana (Associazione nazionale alpini) ha fatto per questa terra», proporrà al Consiglio comunale di conferirle la Cittadinanza Onoraria, la stessa che ha ottenuto il Nono Reggimento Alpini. «Spero - ha dichiarato Cialiente - che gli Alpini ci facciano l'onore di accettarla».

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