Il rammarico del gip Perna

"Molta amarezza: lei non denunciò"

Il rammarico del gip Perna
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Con la convalida del fermo e l'applicazione della misura cautelare in carcere per omicidio pluriaggravato il gip Tommaso Perna ha confermato tutte le aggravanti contestate a Gianluca Soncin: premeditazione, stalking, futili motivi, crudeltà e relazione affettiva.

"Resta l'amarezza di constatare" scrive il giudice nell'ordinanza di convalida del fermo, che la vittima "ha dipinto un quadro non sufficientemente allarmante della vicenda" quando, lo scorso 9 maggio, la polizia è arrivata in casa loro durante una lite. La relazione tra Genini e Soncin "va ben oltre la tossicità ma si tinteggia dal principio della sua inaudita e nitida violenza". Per confermare l'aggravante di stalking: "Suscita profonda frustrazione, oggi, leggere che più volte Genini è stata minacciata di morte".

E sulla premeditazione: "Soncin si è recato nell'abitazione di Genini munito di ben due coltelli a serramanico, di cui uno lasciato all'interno dell'abitacolo della sua vettura". Senza contare la copia delle chiavi fatta di nascosto dal 52enne. "Vi è stata una vera e propria spedizione dell'uomo a casa della donna, decisa almeno una settimana prima".

Il giudice, inoltre, evidenzia come Soncin "nella sua follia omicidiaria possa prendere di mira anche" l'ex fidanzato con cui la 29enne era rimasta amica e con cui era al telefono poco prima dell'omicidio. Per Soncin, si legge, l'ex fidanzato della donna "oltre ad essere reo di essersi frequentato con la vittima (...) ha contribuito in misura significativa alla ricostruzione del contesto in cui è maturato l'assassinio".

"Mi sono consultata con la mia famiglia e non avendo nessuno, alcun rapporto con

lui non abbiamo nulla da dichiarare spiega l'ex moglie del 52enne Mi sento unicamente di dire che siamo addolorati e sgomenti per quello che è accaduto ed esprimiamo la nostra massima vicinanza per la famiglia di Pamela".

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